Giardini Naxos, sindaco e assessori si aumentano gli stipendi: a pagare sono i cittadini
di Andrea Rifatto | 19/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 19/01/2024 | ATTUALITÀ
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Sindaco e assessori
Una decisione che farà discutere, visto che il tema suscita solitamente reazioni. A Giardini Naxos crescono i costi della politica e a pagarli saranno i cittadini. L’Amministrazione comunale ha infatti deciso di applicare l’incremento dell’indennità di funzione spettante a sindaci, vicesindaci e assessori, previsto dalla legge di bilancio statale 2022 e recepito in Sicilia dalla Legge regionale 13/2022, approvando una delibera proposta dell’assessore al Bilancio Rosario Passari. La norma stabilisce che nei comuni con popolazione da 5.001 a 10.000 abitanti l’indennità del sindaco è pari al 29% di quella del presidente della Regione (13mila 800 euro) e conseguentemente viene adeguata anche quella di vicesindaco (50% del sindaco) e assessori (45%). Finora lo stipendio del primo cittadino era pari a 2mila 509 euro al mese, quello del vicesindaco di 1.255 euro e gli assessori percepivano 1.129 euro: adesso, con l’adeguamento dall’1 gennaio, il sindaco Giorgio Stracuzzi percepirà un’indennità mensile di 4mila 002 euro, il vicesindaco Gioacchino Castronovo 2mila 001 euro e agli assessori Ivano Cantello, Ferdinando Croce, Rosario Passari e Fulvia Toscano spettano 1.800 euro, al lordo di oneri e tasse. Gli importi sono dimezzati per i lavoratori dipendenti che non hanno richiesto l’aspettativa. Nella delibera viene specificato che le spese assunte per la quota di maggiore indennità sono a carico del bilancio comunale, anche se sarebbe possibile coprire una parte degli incrementi con i fondi della Regione, che lo scorso giugno ha stanziato 6 milioni di euro: Giardini Naxos potrebbe infatti chiedere un contributo pari a 20.390 euro per ciascun anno del triennio 2023-2025 e l’istanza deve essere inviata al Dipartimento Autonomie locali entro il 31 ottobre di ciascun anno. A differenza del resto d’Italia, infatti, la Regione copre solo il 25% delle indennità lasciando ai Comuni l’onere di provvedere al resto. L’aumento delle indennità, ridotte nel 2014 con il ricorso al piano di riequilibrio finanziario, è stato motivato dalla giunta con la circostanza che a breve il Comune uscirà dal predissesto e dunque gli stipendi degli amministratori devono essere adeguati alla norma (non è un obbligo), comunque subordinatamente alla deliberazione della Corte dei conti Sicilia che attesterà l’effettiva fuoriuscita dal Piano di riequilibrio.