Mercoledì 11 Dicembre 2024
Sollecitata l'Amministrazione comunale a vigilare sulle opere di sistemazione idraulica


Giardini, Pd e Comitato “San Giovanni" temono per il torrente: "Finire presto i lavori"

di Andrea Rifatto | 09/12/2024 | ATTUALITÀ

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I lavori sono iniziati a metà 2020

Quanto bisogna ancora attendere per la conclusione dei lavori nel torrente San Giovanni a Giardini Naxos? A chiederselo sono il Circolo del Partito democratico con il segretario Alessandro Costantino e il Comitato emergenza “San Giovanni”, guidato da Lilly Labonia, che da anni si batte per la sicurezza del corso d’acqua. Dopo l’avvio delle opere nel maggio 2020, grazie ad un finanziamento regionale da 3,2 milioni di euro per la sistemazione idraulica del torrente, il cantiere si è fermato perchè sono emerse problematiche non rilevabili in fase di progettazione che hanno reso necessaria l’approvazione di una perizia di variante, che prevede anche alcuni espropri di terreni privati per la realizzazione di due aree per ridurre la portata d’acqua che arriva nella parte tombata e accogliere le portate in esubero rispetto a ciò che le sezioni idrauliche esistenti a valle siano in grado di smaltire in sicurezza.

«Da quanto sappiamo - affermano Costantino e Labonia - il direttore dei lavori, ritenendo che siano venute meno le motivazioni che hanno determinato la sospensione dei lavori, con una nota dello scorso mese di giugno invitava l’impresa aggiudicataria a riprendere i lavori, che in questi giorni i lavori sono effettivamente ripartiti. Auspichiamo che l’Amministrazione comunale vigili per garantire che in tempi brevi il progetto di sistemazione idraulica del torrente venga completato e che magari, nell’immediato, voglia provvedere ad una pulizia del letto del torrente, ormai invaso da microdiscariche e rifiuti ingombranti. Insieme a noi - concludono - lo chiedono i tanti cittadini che vivono in prossimità del torrente San Giovanni e che, ad ogni pioggia, temono per la propria incolumità e quella dei propri cari». I lavori si erano bloccati anche per la presenza di scarichi non definiti nei torrenti San Giovanni e Bottari e il rinvenimento di tubazioni fognarie alla foce del San Giovanni e la variante ha previsto il riposizionamento della rete dei sottoservizi che attraversano il canalone creando interferenze con il deflusso idrico.


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