Giardini, storia di un cane morto tra l’indifferenza: "Comune assente sul randagismo"
di Francesca Gullotta | 07/10/2021 | ATTUALITÀ
di Francesca Gullotta | 07/10/2021 | ATTUALITÀ
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Raja è stata accudita ma non ce l'ha fatta
Ha vagato per tanti giorni a Giardini Naxos, smagrita, trascurata e malata. Ma quando è stata recuperata da due ragazze del luogo dopo vari tentativi e peripezie e portata dal veterinario per una visita era ormai troppo tardi. Raja, questo il nome che le era stato dato, un cane di circa due anni, è morta “uccisa dalla cattiveria umana, dall’indifferenza, dall’avarizia e dalla politica”, sottolinea la presidente dell’associazione “I love Naxos”, Michela Gassani, che si è preoccupata di mettere in salvo il cane appena le è stato possibile. “Raja è morta giovane - racconta - vittima della follia umana sin da cucciola quando era stata privata di orecchie e coda; l’abbiamo recuperata in corso Umberto I, in pieno centro abitato, con un collare e un guinzaglio, siamo riuscite a farla salire in auto e la mattina seguente l’abbiamo accompagnata dal veterinario. Questa azione poteva essere compiuta da chiunque si fosse messo una mano sulla coscienza. Se le fosse stato somministrato almeno un antibiotico precocemente, Raja sarebbe ancora qui con noi ma l’indifferenza ha prevalso e lei è morta. Speravamo in un finale diverso, volevamo vederla tornare a correre felice e amata ma così non è stato. Adesso vogliamo che la sofferenza di Raja non sia stata vana e che serva a sensibilizzare un po’ i cittadini naxioti e richiami l’attenzione sul randagismo e il maltrattamento sugli animali. L’Amministrazione comunale - evidenzia la Gassani - doveva intervenire perchè i cani vaganti sono di proprietà del sindaco il quale, come primo cittadino, dovrebbe dare l’esempio e rispettare la legge”. Come previsto dalle vigenti normative, ed in particolare dalla legge 281 del 1991, i Comuni sono infatti obbligati salvaguardare l'incolumità degli animali che si trovano sul territorio, stipulando delle apposite convenzioni per il mantenimento e le cure dei cani rinvenuti sul territorio che non possono essere rimessi in libertà. “Il Comune dovrebbe procedere almeno alla sterilizzazione delle colonie feline - continua la presidente dell’associazione giardinese - e i vigili urbani dovrebbero essere muniti per legge di un lettore microchip, ma tutto questo a Giardini Naxos, dopo che è cambiata l’amministrazione, non avviene più. Sono riusciti a distruggere quello che grazie all’ex sindaco Nello Lo Turco eravamo riusciti a costruire negli anni, prendono tempo tergiversando sull’Unione dei Comuni (a cui dovrebbe essere affidato il servizio di randagismo), per non rinnovare la convenzione con l’Arca di Noe’, centro per cani che ha permesso di salvare tantissime creature che oggi si trovano felici nelle loro famiglie. Evidenziamo che questo aspetto dell’Unione dei Comuni esiste da tempo - spiega Gassani - ma veniva superato egregiamente dal sindaco precedente per il quale destinare risorse nel bilancio al randagismo non era, probabilmente uno spreco di denaro ma un dovere legale ed etico. Vogliamo concludere - dice infine la presidente - con un pensiero alla coraggiosa e dolce Raja: l’abbiamo conosciuta per soli due giorni ma ci ha dimostrato quanta forza può avere un cane, quanto queste creature siano in grado di dare fiducia all’uomo nonostante tutto, fino all’ultimo. Speriamo che dal ponte dell’arcobaleno ci aiuti a difendere le anime deboli e indifese da questo mondo”.