Giardini, tagliati i rimborsi agli studenti per il trasporto: petizione dei cittadini
di Andrea Rifatto | 06/01/2019 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 06/01/2019 | ATTUALITÀ
1968 Lettori unici | Commenti 1
Palazzo dei Naxioti, sede del municipio
Il taglio dei trasferimenti da parte della Regione, che già dal 2014 ha soppresso il fondo di parte corrente per le autonomie locali utilizzato dai Comuni anche per le spese di trasporto scolastico, ha costretto l’Amministrazione comunale di Giardini Naxos a decidere di non rimborsare più, dall’anno scolastico in corso, il costo degli abbonamenti per gli studenti giardinesi che frequentano istituti superiori in altri comuni. Finora il Comune aveva coperto interamente la spesa con fondi propri ma dall’1 settembre 2018 l’Ente non è più in grado di far fronte a questi costi e su proposta dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Sandra Sanfilippo, la Giunta si è vista costretta, suo malgrado, ad assumere tale decisione, dando mandato agli Uffici di informare la cittadinanza tramite manifesti. In città non mancano le lamentele: “Non è accettabile che una famiglia debba pagare il trasporto interurbano per mandare il proprio o i propri figli in una scuola che non c’è nel territorio comunale” dice Antonio Macrì, titolare dell’edicola di piazza San Pancrazio, che ha deciso di avviare una raccolta firme, da sottoporre al sindaco, per chiedere il ripristino dei contributi. “Il rimborso degli abbonamenti per usufruire del servizio del trasporto costituiva e costituisce un sostegno economico importantissimo per molte famiglie che, in mancanza di esso, si troverebbero in grave difficoltà nel garantire il diritto allo studio dei proprio figli – si legge nel testo – in particolare per i nuclei familiari con reddito basso sostenere per intero le spese degli abbonamenti rappresenterebbe una mannaia economica di difficile sopportazione. Auspichiamo che lei e la sua Giunta vogliate rivedere la decisione. In ottica di spending review – viene suggerito – si potrebbe legare l’erogazione del contributo all’Isee dei richiedenti ma le risorse vanno trovate per garantire un diritto fondamentale come quello allo studio, sancito dall’articolo 34 della Costituzione”. La raccolta firme è in corso presso l’edicola di piazza San Pancrazio.