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Giudici di pace, il ministero mette la parola fine
di Andrea Rifatto | 16/12/2014 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 16/12/2014 | ATTUALITÀ
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Il ministro Orlando ha firmato il decreto finale
Cala il sipario in tutta Italia sull’assetto delle circoscrizioni degli Uffici del giudice di pace. Da oggi è in vigore il decreto che definisce la procedura relativa al mantenimento delle sedi ai sensi dell'articolo 3 del D.Lgs. 156/2012, varato dall’allora Governo Monti allo scopo di mettere in atto una revisione delle circoscrizioni giudiziarie e in particolar modo degli Uffici dei giudici di pace. L'atto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il primo dicembre, stabiisce la suddivizione degli uffici mantenuti, accorpati e soppressi che da oggi cesseranno di funzionare. In Sicilia vengono mantenuti 40 uffici del giudice di pace, rispetto ai 53 che erano stati “salvati” dal decreto firmato dal ministro lo scorso marzo: 8 nel Distretto di Caltanissetta, 15 in quello di Catania, 5 nel Distretto di Messina e 12 a Palermo. Uffici mantenuti Distretto di Caltanissetta Distretto di Catania: Distretto di Messina Distretto di Palermo: Uffici soppressi ed accorpati Distretto di Caltanissetta Distretto di Catania: Distretto di Messina Distretto di Palermo
L’iter adottato dal ministero di Giustizia giunge al termine dopo una serie di passaggi che, a partire dalla prima revisione delle sedi giudiziarie, hanno coinvolto Governo ed enti locali per trovare la quadra e garantire nel migliore dei modi la permanenza dei presidi di giustizia, compatibilmente alla necessità di tagliare i costi e ridurre gli sprechi. Agli enti locali interessati, anche consorziati tra loro, era stata infatti data la possibilità di richiedere il mantenimento degli uffici del giudice di pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui era stata proposta la soppressione, anche tramite eventuale accorpamento, facendosi integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio, incluso il fabbisogno del personale amministrativo. In molti casi i comuni interessati avevano richiesto il mantenimento degli uffici, altri enti avevano invece dapprima mostrato la volontà di gestire il servizio giustizia salvo poi revocare l’istanza inviata al ministero.
Gli uffici di via Arenula hanno condotto in questi mesi un’indagine in ordine allo stato di attuazione dell’attività di formazione del personale messo a disposizione dagli enti locali, rilevando come vi siano diverse criticità connesse sia alla consistenza numerica della dotazione di personale, sia ai requisiti professionali richiesti per assicurare adeguato supporto all’attività giurisdizionale, con particolare riferimento alla mancanza di unità con inquadramento idoneo a consentire di svolgere le funzioni proprie del cancelliere. Il ministero ha notato come l’attribuzione all’ufficio di una dotazione minimale risulti assolutamente insufficiente per assicurare un corretto funzionamento del servizio, anche sotto il profilo della mancata garanzia del presidio in caso di assenza dell’unica unità assegnata. Da qui l’opportunità di procedere ad ulteriori accorpamenti dei territori relativi ad uffici limitrofi soppressi, secondo il principio che le aggregazioni consentono di realizzare, per le sedi accorpanti interessate, il conseguimento di un assetto dimensionale maggiormente coerente con i parametri specificamente individuati per la giustizia di prossimità.
Circondario di Caltanissetta: Mussomeli
Circondario di Enna: Agira, Centuripe, Leonforte, Piazza Armerina, Regalbuto, Troina
Circondario di Gela: Niscemi
Circondario di Caltagirone: Militello in Val di Catania, Ramacca
Circondario di Catania: Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Giarre, Mascalucia, Paternò, Randazzo
Circondario di Ragusa: Vittoria
Circondario di Siracusa: Avola, Lentini, Noto
Circondario di Barcellona P.G.: Novara di Sicilia
Circondario di Messina: Francavilla di Sicilia
Circondario di Patti: Naso, Sant’Angelo di Brolo, Tortorici
Circondario di Agrigento: Licata
Circondario di Marsala: Castelvetrano
Circondario di Palermo: Carini, Partinico
Circondario di Sciacca: Bivona, Menfi, Partanna, Ribera
Circondario di Termini Imerese: Corleone, Gangi, Lercara Friddi
Circondario di Trapani: Alcamo
Circondario di Caltanissetta: Riesi, Santa Caterina Villarmosa, Sommatino
Circondario di Enna: Aidone, Barrafranca, Valguarnera Caropepe, Villarosa
Circondario di Gela: Mazzarino
Circondario di Caltagirone: Grammichele, Mineo, Vizzini
Circondario di Catania: Linguaglossa, Trecastagni
Circondario di Ragusa: Chiaramonte Gulfi, Comiso, Ispica, Scicli
Circondario di Siracusa: Augusta, Floridia, Pachino, Sortino
Circondario di Barcellona P.G.: Milazzo
Circondario di Messina: Alì Terme, Rometta, Santa Teresa di Riva, Taormina
Circondario di Patti: Sant’Agata di Militello, Santo Stefano di Camastra
Circondario di Agrigento: Aragona, Cammarota, Canicattì, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Favara, Palma di Montechiaro, Ravanusa.
Circondario di Marsala: Mazara del Vallo, Salemi
Circondario di Palermo: Monreale
Circondario di Termini Imerese: Bagheria, Cefalù, Mezzojuso, Misilmeri, Montemaggiore Belsito, Piana degli Albanesi, Polizzi Generosa
Circondario di Trapani: Castellamare del Golfo, Erice