Gli "esodati" del dissesto a Taormina: dall'artista ai dipendenti non ammessi 1,5 milioni
di Andrea Rifatto | 21/10/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/10/2024 | ATTUALITÀ
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Ls statua Molior rimossa perchè non pagata
Si potrebbero definire gli “esodati del dissesto”, coloro che dal default finanziario del Comune di Taormina non hanno ottenuto alcun riconoscimento perchè alla chiusura della procedura i loro debiti sono stati dichiarati non ammissibili alla liquidazione e di conseguenza non potranno ricevere le somme pretese. Il prospetto dei debiti non riconosciuti dall’Organismo straordinario di liquidazione si è attestato a quota 40 richieste, per un ammontare di 1 milione 557mila 927 euro, così come comunicato al Ministero dell’Interno. Adesso spetterà adesso al Consiglio comunale, con delibera da adottare entro 60 giorni dalla notifica del decreto del piano di estinzione da parte del ministro dell’Interno, avvenuta il 4 settembre, individuare i soggetti ritenuti responsabili di debiti esclusi dalla liquidazione, dandone contestuale comunicazione ai soggetti medesimi e ai relativi creditori. Un aspetto, quest’ultimo, che l’aula di Palazzo dei Giurati dovrà chiarire entro il 3 novembre. L’elenco delle pretese escluse dalla liquidazione è vario, composto da richieste di singoli cittadini, professionisti, enti, dipendenti comunali relative a spettanze lavorative non pagate, parcelle, risarcimenti danni, compensi per lavori e servizi svolti che però la commissione ha ritenuto non avessero i presupposti per essere pagati. Tra i crediti più alti quello dell’Agenzia delle Entrate, pari a 202mila 574 euro, relativo agli estratti dei ruoli, somme negata per la mancata attestazione del credito dagli uffici finanziari del Comune entro 60 giorni dalla richiesta; tra i dipendenti comunali non sono state riconosciute le istanze di Rosario Curcuruto (120mila 591 euro per salario accessorio), Massimo Puglisi (46mila 800 euro per indennità, 95mila 147 euro per responsabile gara d’appalto e 15mila 020 euro per direzione lavori efficientamento energetico piscina), Lucia Calandruccio (24mila euro per salario accessorio e 15mila 020 euro per responsabile procedimento lavori efficientamento energetico piscina) e Francesco Intelisano (21mila 538 euro per indennità di risultato). I dipendenti del Corpo di Polizia locale attendevano 20mila euro però negati per la mancata attestazione del credito dagli uffici finanziari, così come per Poste Italiane Spa che chiedeva 43mila 678 euro per le spese di notifica delle contravvenzioni. L’artista Nino Ucchino della galleria “Steel Art” di Savoca non si è visto riconoscere i 50mila euro chiesti per “Molior”, la scultura installata a Capo Taormina per il G7 del 2017, in quanto agli atti risulta che l’opera era un dono alla città e non ci sono atti di incarico per la sua realizzazione, tanto che Ucchino l’ha rimossa un anno fa. Nella lista anche l’Istituto comprensivo di Taormina, creditore per 68mila 005 euro per gli oneri di funzionamento delle scuole, non riconosciuti perchè i crediti sono andati prescritti e in parte non suffragati da idonea documentazione. Tra le società incaricate che avevano presentato istanza anche la “Cadesign Consulting” di Gianfranco Giunta, che ha chiesto 139mila euro per il servizio di supporto tecnico-specialistico all’attività dell’Ufficio tributi non concessi in quanto l’incarico è stato conferito nel 2021 e dunque riguarda la gestione post dissesto. Esclusa anche l’agenzia Ansa per 5mila 490 euro relativi a prestazioni effettuate nel 2021, di competenza del Comune.