Guardia medica a S. Teresa, proteste a Sant'Alessio: "Decisione assurda"
di Redazione | 11/11/2019 | ATTUALITÀ
di Redazione | 11/11/2019 | ATTUALITÀ
2663 Lettori unici | Commenti 3
Il sindaco Giovanni Foti
Non ci sta la comunità di Sant’Alessio al trasferimento dal 2 dicembre della guardia medica a S. Teresa, deciso dal direttore generale dell’Asp di Messina (QUI L'ARTICOLO). Questa mattina, appresa la notizia, molti cittadini hanno riversato tutte le loro lamentele sul sindaco Giovanni Foti, chiedendo spiegazioni ed evidenziando come la cittadina alessese verrà privata di un importante servizio. Lo stesso Foti è venuto a conoscenza del trasferimento dagli organi di stampa, in quanto non è stato informato dall’Asp della decisione assunta giovedì scorso, e non ha affatto gradito questo “scippo”. “Siamo d’accordo che venga aperta la guardia medica a S. Teresa ma non possiamo accettare che venga eliminata a Sant’Alessio – ci ha dichiarato Foti – siamo un paese con 2.100 seconde case, 1.000 posti letto nelle strutture alberghiere e la guardia medica è importante anche per i turisti e per non sovraffollare l’ospedale. S. Teresa ha 10mila abitanti e la nostra popolazione cresce a dismisura durante l’estate e il problema non è dove collocare la guardia medica ma ce ne vogliono due, perché coprono entrambe un’utenza notevole. In questo modo, invece, non si conclude nulla – rimarca il sindaco di Sant’Alessio – il problema si risolve aggiungendo un nuovo medico, non togliendolo da un comune. Non possiamo accettare questa soluzione, faremo le nostre proteste a tutti i livelli, è assurdo rimanere senza continuità assistenziale per un paese come Sant’Alessio dove in estate la popolazione supera quella di S. Teresa e non ci sta bene che venga tolto il servizio. Non capisco perché tutti gli altri comuni abbiano il presidio e noi no. A nostro avviso non è la decisione giusta perché si impoverisce un paese e non ha senso spostarla di qualche chilometro ma bisogna semmai potenziare”. Foti ricorda poi come molti cittadini alessesi “in totale buona fede hanno firmato la petizione per l’apertura h24 del Pte santateresino, perché non troviamo giusto che rimanga scoperta S. Teresa così come non troviamo giusto lo sia Sant’Alessio, da sempre sede di guardia medica”. “Non ci fermeremo qui – conclude il primo cittadino – faremo proteste a partire dal presidente della Regione”. A S. Teresa il vicesindaco Gianmarco Lombardo, promotore della raccolta firme per il Pte, esulta con i cittadini parlando di “prima vittoria importantissima, voi siete i protagonisti di tutto questo”, anche se in realtà la decisione dell’Asp non ha alcuna correlazione con la petizione ma è stata assunta “in linea con l’organizzazione sanitaria esistente nelle rimanenti postazioni, dove in un’unica sede sono ubicati i servizi”, ossia Pte e Guardia medica. “Sarebbe stato però giusto metterne una totalmente nuova senza trasferirla da un altro paese – ha aggiunto Lombardo – chiediamo che tutti i paesi ne siano dotati, cerchiamo di fare fronte comune per tutti i paesi”.