Guardia medica soppressa a Santa Teresa, dopo 15 anni c'è una speranza per riaprirla
di Andrea Rifatto | 05/05/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 05/05/2023 | ATTUALITÀ
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Il Polo socio-sanitario sarebbe la sede adatta
A distanza di quindici anni dalla sua soppressione, non è ancora detta l'ultima parola. C'è infatti una speranza per ripristinare il presidio della Continuità assistenziale (ex Guardia medica) a Santa Teresa di Riva, chiuso nel 2008 e accorpato a quello di Sant’Alessio Siculo, con sede nel Poliambulatorio della cittadina del Capo. Quella decisione della Regione venne allora contestata dall’Amministrazione comunale, ai tempi guidata dal sindaco Alberto Morabito, anche con un’azione giudiziaria al Tar di Catania tramite un ricorso contro l’Assessorato regionale alla Sanità (oggi della Salute), l’Azienda Unità Sanitaria Locale 5 (oggi Asp di Messina) e il Comune di Sant'Alessio Siculo (non costituito in giudizio), chiedendo l'annullamento del decreto assessoriale del 27 giugno 2008, con il quale venivano dismessi diversi presidi di continuità assistenziali e tra questi quello di Santa Teresa Riva, e delle deliberazioni e delle note collegate dell’Usl di Messina. Nel giugno 2009 il Tar rigettò l’istanza cautelare finalizzata a sospendere i provvedimenti contestati, ma da allora il contenzioso è rimasto aperto e se portato avanti potrebbe condurre all’esito sperato. La Quarta Sezione del Tribunale amministrativo etneo ha emanato adesso un’ordinanza, dopo l’udienza del 20 aprile nel corso della quale ha relazionato il giudice Pierluigi Buonomo e sono stati ascoltati i difensori delle parti, e ha ritenuto “di dover acquisire documentati aggiornamenti sui fatti di causa, alla luce del lungo lasso di tempo trascorso, anche con particolare riferimento alla persistenza dell’interesse a ricorrere”, stabilendo di “onerare nel senso tutte le parti in causa, le quali vi provvederanno entro il termine di 30 giorni”. Adesso il collegio, presieduto dalla giudice Giuseppa Leggio e composto dai consiglieri Diego Spampinato e Pierluigi Buonomo, ha ritenuto di dover rinviare il prosieguo della trattazione della causa nel merito all’udienza pubblica fissata per il 19 ottobre. Il Comune di Santa Teresa di Riva è assistito dall'avvocato Giovanni Monforte, mentre la Regione dall'Avvocatura distrettuale dello Stato di Catania. Dopo la soppressione della Guardia medica, la comunità santateresina ha perso un importante presidio per la tutela della salute dei cittadini, in particolare nella fascia oraria 20-8, visto che il Pte, nonostante le tante promesse fatte allora, non è mai stato aperto in orario notturno ma garantisce le prestazioni solo dalle 8 alle 20 e non con continuità, vista la carenza di medici. Per Santa Teresa di Riva va la presenza della Continuità assistenziale, che potrebbe essere ospitata nel nuovo Polo socio-sanitario, sarebbe opportuna anche perchè si tratta di una città turistica dove in estate la popolazione raddoppia, mentre a Sant’Alessio Siculo da alcuni anni non viene neanche attivata la Guardia medica turistica, con disagi per quanti si recano al presidio e non possono accedere alle prestazioni.