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Help Center S. Teresa, il sindaco chiede scusa ma si è piegato alla Penelope
di Andrea Rifatto | 04/12/2018 | ATTUALITÀ
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Casablanca e Bucalo della Penelope con il sindaco
“Al muro contro muro qualcuno deve pur scegliere”. A dirlo è il sindaco Danilo Lo Giudice dopo le parole dei familiari di Mario Muscolino sulla revoca dell’intitolazione dell’Help Center al loro congiunto. E il primo cittadino ha scelto la marcia indietro, dopo le insistenze dell’associazione Penelope per dedicare l’edificio di via Cristoforo Colombo a Felicia Bartolotta Impastato. “Chi amministra ha l’obbligo di scegliere, assumendosi la responsabilità delle proprie azioni – ha replicato – chiedo scusa ai familiari del compianto Mario Muscolino, augurandomi da parte loro la comprensione della nostra scelta dettata dalla volontà di tutelarlo da questa situazione di contrasto che si era venuta a creare”. Ma ormai il pasticcio è fatto e rimediare sarà difficile. “Mai nessuno ha messo in dubbio la persona di Muscolino, uomo distinto che si è sempre battuto per la nostra comunità, per i più deboli, agendo nell’esclusivo interesse della collettività – si difende Lo Giudice – proprio per questo motivo nel 2016 avevamo proposto l’intitolazione dell’Help Center di Torrevarata attendendo a tutt’oggi l’autorizzazione (dalla Prefettura, ndc). Ne nacque subito una polemica con l’associazione Penelope e una raccolta firme per l’intitolazione a Felicia Impastato, abbiamo cercato di provare a convincere le parti che entrambe le loro posizioni erano meritevoli, purtroppo né da un lato né dall’altro siamo riusciti a persuaderli, benché da parte nostra ci sia stata la volontà e disponibilità di intitolare ad entrambi qualcosa”. Il sindaco ha poi spiegato perché ha chiesto alla Giunta di revocare la delibera di intitolazione di due anni fa, assumendosene la responsabilità: “Ho immaginato la cerimonia di intitolazione con noi e i familiari da un lato e dall’altro la protesta più volte annunciata dall’associazione Penelope: non che mi preoccupi delle proteste ma sicuramente quello che doveva essere un momento di festa e di gioia per la comunità e i familiari sarebbe stato un momento di forte divisione, oltre che avrebbero continuato a chiamarlo ‘Help center Felicia Impastato’ come avviene impropriamente non essendoci alcuna autorizzazione”. Lo Giudice ha quindi rinnovato ancora una volta alla famiglia "la volontà di intitolare qualcosa a Mario, sia essa una scuola così come altri immobili che possono continuare a tenere viva la sua persona" e ha ribadito come a suo parere non abbia vinto la Penelope. Ma di fatto, se di vincitore si può parlare in questa vicenda, è proprio l’associazione presieduta da Giuseppe Bucalo, che ha ottenuto ciò che chiedeva da due anni e mezzo, con il Comune che dinanzi all’opinione pubblica è uscito battuto e piegato alla volontà dei gestori della struttura. Senza contare che la motivazione riportata nella delibera di revoca, ossia che non è ancora giunta l’autorizzazione dalla Prefettura per l’intitolazione a Muscolino, è solo una scusa per giustificare il dietrofront.