Venerdì 15 Novembre 2024
In Commissione Ambiente assenti Rfi e Italferr. Il deputato chiede chiarezza sul cantiere


Il caso arsenico all'Ars, Lombardo accende i riflettori sulle terre stoccate ad Alì Terme

di Andrea Rifatto | oggi | ATTUALITÀ

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Il cantiere ad Alì Terme per la galleria Nizza

È sbarcato all’Assemblea regionale siciliana il caso legato alla presenza di arsenico nelle terre e rocce da scavo nel cantiere del raddoppio ferroviario di Nizza di Sicilia. Il tema è stato trattato dalla IV Commissione Territorio e Ambiente, nel corso di una seduta richiesta del deputato Giuseppe Lombardo (Sud chiama Nord) alla quale erano invitati l’assessore regionale per l'Energia ed i Servizi di Pubblica utilità Giovanni Di Mauro, il dirigente generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti Arturo Vallone, il segretario generale dell’Autorità di Bacino Leonardo Santoro, il direttore generale di Arpa Sicilia Vincenzo Infantino, il sindaco metropolitano di Messina Federico Basile, il direttore generale dell’Asp Messina Giuseppe Cuccì, l’ingegnere Michele Martinelli di Rfi, gli ingegneri Salvatore Vanadia e Domenico Commisso di Italferr e l’Osservatorio ambiente per il raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo. I rappresentanti di Rfi e Italferr non si sono però presentati. «Ho stigmatizzato con fermezza l'assenza di Rfi e Italferr - ha detto Lombardo - poiché la loro partecipazione sarebbe stata cruciale per affrontare le problematiche legate alla sicurezza e alla corretta gestione del cantiere. Nonostante non si sia affrontato il tema del sequestro preventivo di una vasca disposto dalla Procura di Messina, ho sollecitato tutti i presenti a procedere immediatamente con una verifica approfondita del cantiere della galleria Nizza di Sicilia-imbocco lato Catania, nel comune di Alì Terme».

«In particolare - prosegue il parlamentare - ho evidenziato come i valori di arsenico rilevati già da febbraio siano estremamente preoccupanti, con picchi di 260, 130 e 90 mg/kg (il limite è 20-50 mg/kg). Ho chiesto risposte chiare su come siano state gestite queste terre e quali misure di sicurezza si stiano adottando per proteggere la salute pubblica e l’ambiente. Da qualche giorno sono comparsi cumuli coperti da teli che non si erano mai visti su tutto il cantiere per il raddoppio, cosa c'è sotto? È fondamentale fare luce su ciò che sta realmente accadendo in quel cantiere - conclude Lombardo - e garantire che tutte le operazioni si svolgano nel pieno rispetto delle normative». Arpa e Asp stanno monitorando acqua e aria per verificare eventuali inquinamenti, l’Osservatorio verificherà l’ottemperanza alle prescrizioni ambientali mentre la Regione attende notizie sulle procedure ambientali che verranno adottate e sull’eventuale realizzazione in cantiere di un impianto per trattare le terre contaminate arsenico, per il quale non sono giunte finora a Palermo richieste o progetti.

Più informazioni: arsenico raddoppio  


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