Il caso Ccpm Taormina sul tavolo del Governo a Roma: "Presto risposte, fatto il massimo"
di Andrea Rifatto | 10/04/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/04/2025 | ATTUALITÀ
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Il personale del Ccpm attende notizie positive
Regna ancora l’incertezza sul futuro del Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina. Nelle scorse settimane è stato annunciato lo spostamento della struttura d’eccellenza al Policlinico di Catania o all’ospedale Papardo di Messina, secondo quanto previsto dal Governo e dal Ministero della Salute, ma resta ancora accesa la speranza di arrivare alla deroga al decreto Balduzzi e mantenere due Cardiochirurgie pediatriche in Sicilia, ossia Taormina e Palermo. In Consiglio comunale è intervenuto sulla questione il sindaco Cateno De Luca: «Ho definito le interlocuzioni sia con il presidente della Regione Schifani che con il presidente del’Ars Gaetano Galvagno - ha comunicato - entrambi stanno agendo secondo i loro ruoli e le loro posizioni politiche. Ho già avuto modo di investire della questione direttamente il presidente del Consiglio dei Ministri - ha aggiunto il primo cittadino - e penso che entro questo mese dovremmo avere risposte di ritorno. Posso assicurare che le interlocuzioni sono state poste ai massimi livelli, oltre questi non posso andare, ma l’ho fatto come era giusto». Il caso Ccpm è dunque all’attenzione anche del Governo nazionale e si attendono al più presto sviluppi, considerato che il 31 luglio scade l’ultima proroga della convenzione tra il Centro di Cardiochirurgia pediatrica di Taormina e l’ospedale Bambin Gesù di Roma. Sul depotenziamento dell’ospedale “San Vincenzo” e sul rischio chiusura del Ccpm è intervenuto anche il Circolo taorminese di Fratelli d’Italia, guidato da Tamako Chemi: «L’ospedale non è importante solo per i cittadini di Taormina ma per tutti coloro che risiedono nella riviera jonica e nella valle dell’Alcantara - viene evidenziato - pertanto si parla di un territorio molto esteso e di un bacino d’utenza considerevole. Territorio che, per fortuna, oltre l’ospedale ha due poliambulatori, 20 presidi di continuità assistenziale (ex guardie mediche), i medici di famiglia e un punto di primo intervento. Tutto questo, però, non soddisfa e non garantisce un’adeguata risposta sanitaria all’enorme domanda che proviene dall’intero comprensorio, soprattutto durante il periodo di alta stagione (che copre un lunghissimo arco temporale favorito dal clima mediterraneo) e la ricettività turistica, al completo, che si registra in alcune sue zone. Va sottolineato il fatto che disporre di un ospedale “funzionante” e di “prestigio” per questo comprensorio è di fondamentale importanza non solo per il cittadino, che così sempre di più può evitare di fare viaggi della speranza verso il Nord Italia, ma ugualmente per il comparto turistico se si tiene in considerazione che sempre di più il “turista” sceglie una destinazione di viaggio anche in base al servizio sanitario presente. In poche parole, il territorio taorminese che vive di turismo e di accoglienza, offrendo servizi di alto livello, non può essere considerato davvero “attrattivo” se non è in grado di garantire “sicurezza sanitaria” - afferma Fratelli d’Italia - sia per chi vi risiede sia per coloro che lo visitano, poiché la qualità della vita passa, anche e soprattutto, da un ospedale funzionante ed efficiente. Per questo, dopo aver parlato con i parlamentari Francesco Ciancitto e Pino Galluzzo e con l’assessora regionale Elvira Amata, riteniamo di fondamentale importanza che siano rafforzati tutti i reparti, iniziando dal Pronto soccorso, e che il Centro di Cardiochirurgia Pediatrica del Mediterraneo rimanga all’ospedale “San Vincenzo”, cosicché i piccoli pazienti possano continuare le cure necessarie e possano essere seguiti in futuro, così come è avvenuto in passato».