Sabato 23 Novembre 2024
Lettera al sindaco, per consocenza anche al Capo dello Stato, per chiedere il dietrofront


Il "caso Lo Presti" alla ribalta nazionale: insorgono 117 comandanti di tutta Italia

di Andrea Rifatto | 10/09/2024 | ATTUALITÀ

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L'ex comandante è stato trasferito all'Area Tecnica

L’eco degli avvenimenti nella Polizia locale di Taormina giunge in tutta Italia. L’ultimo atto siglato sabato dal segretario generale Giuseppe Bartorilla, che ha modificato il profilo professionale dell’ormai ex comandante Daniele Lo Presti, trasferito a partire dall’1 ottobre all’Area Tecnica come “specialista in attività amministrativa”, ha fatto balzare sulla sedia colleghi di tutta Italia. Così in 117, tra comandanti in servizio e a riposo, compresi la presidente e il segretario generale dell’Unione Polizia locale italiana, hanno scritto una lettera di protesta al sindaco Cateno De Luca, inviata per conoscenza al sindaco della Città metropolitana, al presidente della Regione, al prefetto e al presidente della Repubblica (tramite la Prefettura).

«L’atto del segretario generale, ancorché illegittimo e lesivo degli interessi e della figura professionale del comandante Daniele Lo Presti - scrivono - è, nel contesto, lesivo del prestigio di tutta la categoria della Polizia locale italiana. Esprimiamo profondo sdegno per quanto sta accadendo - proseguono i firmatari appartenenti a Corpi di Polizia locale dalla Sicilia alla Lombardia - in particolare l’adozione di un atto di tal genere, così come degli atti prodromici, viene a mettere in luce un intento evidentemente prevaricatorio nei confronti non solo della figura del comandante, ma dell’attività dell’intero organo di Polizia locale della città, evidenziando così come all’Amministrazione comunale non stia per niente a cuore la tutela della legalità e della sicurezza urbana”. Comandante ed ex comandanti, dicendosi estremamente preoccupati per questo stato di cose, hanno inviato De Luca a far ritirare immediatamente l’atto al segretario Bartorilla, riservandosi di agire nelle sedi più opportune al fine di tutelare l’immagine dell’intera categoria della Polizia locale.


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