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Il Città di Antillo ricorda Andreas Bongiorno tra commozione e sport
di Filippo Brianni | 03/11/2016 | ATTUALITÀ
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Il fratello Tommaso e la mamma Cristina
Il fischio d’inizio all’esordio in campionato di Terza Categoria, per il Città di Antillo, è stato nel segno di Andreas Bongiorno. Il sedicenne morto il 19 agosto, dopo aver lottato oltre una settimana per via delle conseguenze di un incidente stradale avuto all’alba dell’11 agosto a Sant’Alessio Siculo, sulla Provinciale che conduce ad Antillo. Un fatto che ha scosso profondamente la comunità antillese ed ovviamente anche i giovani che con Andreas condividevano la passione per il calcio. Perciò il Città di Antillo ha deciso di iniziare la nuova stagione con un momento di ricordo del suo giovane calciatore. Domenica scorsa, in occasione della gara contro il Kaggi, al comunale Scifì (Forza d’Agrò), il presidente Egidio Mastroeni ha ritirato la maglia di Andreas, alla presenza del fratello del ragazzo, Tommaso, e della mamma Cristina, i quali hanno già dovuto superare alcuni anni fa il dolore della perdita del papà di Andreas, Antonio Bongiorno, consigliere comunale morto improvvisamente per un malore a 41 anni. Tommaso ha dato il calcio di inizio dopo il minuto di raccoglimento con le due squadre abbracciate a centrocampo. Un’emozione che ha accomunato anche gli avversari. Che in estate hanno vissuto lo stesso dolore per la perdita a Gaggi di Salvo D’Agostino, il 15enne folgorato da una scarica elettrica in piazza. La partita, per la cronaca, è finita 1-0 per il Città di Antillo. Ma non è retorico dire che ha vinto lo sport. Quel magico mondo che, quando è sano, probabilmente non risolverà i problemi, ma certamente sa offrire il lato migliore per sopportarli. Il calcio d'inizio dato da Tommaso