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Il costone a rischio a Taormina: la storia dei due massi in bilico tra rimpalli e ritardi
di Andrea Rifatto | 30/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 30/03/2025 | ATTUALITÀ
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Il costone di via Garipoli
Perchè non fare i lavori in inverno? E perchè si è aspettato fino ad adesso per agire? Sono le domande che tanti taorminesi e non si pongono dopo aver appreso che per 109 giorni l’accesso principale alla città da via Mario e Nicolò Garipoli rimarrà chiuso, visto il pericolo che crollino due blocchi di roccia arenaria e calcarenite per un volume di 2.000 metri cubi e un peso di 4.000 tonnellate, impossibili da mettere in sicurezza sulla parete. Anche all’incontro con cittadini e operatori economici, al Palacongressi, è stato ribadito come fosse impossibile prevedere un’evoluzione così immediata del dissesto (in atto da anni) e una soluzione diversa per salvaguardare l’incolumità. All’incontro sono intervenuti il sindaco Cateno De Luca, il suo esperto Massimo Brocato, il presidente di Asm Giuseppe Campagna e gli ingegneri Michele Martinelli di Rete ferroviaria italiana (da remoto), Salvatore Vanadia di Italferr e Antonino Pulejo del Consorzio Messina-Catania Lotto Sud, spiegando le fasi dell’intervento di messa in sicurezza e il piano di viabilità, pronto per essere modificato in corso d’opera se necessario. Ma come si è arrivati all’allarme lanciato il 17 marzo? Ecco tutti i passaggi, dai quali emergono vari rimpalli e ritardi. Il progetto del raddoppio ferroviario La prima riunione alla Regione I primi interventi, il monitoraggio, l’incarico del Comune e il ritardo Il primo allarme: Regione e Comune non hanno fondi, Rfi prende in mano la situazione L’allarme del 17 marzo che porta alla chiusura di via Garipoli
Il 19 settembre 2020 il Commissario di governo approva il progetto definitivo della nuova linea Giampilieri-Fiumefreddo e nell’ambito della conferenza di servizi l'Autorità di Bacino esprime parere favorevole con prescrizioni, tra le quali quella che "la progettazione esecutiva preveda nel dettaglio, a seguito di un rilievo geostrutturale ed una rappresentazione degli scenari di riferimento, la rimozione delle masse instabili o comunque la messa in sicurezza delle aree sorgenti di crollo, i cui areali di pericolosità interferiscono con le opere in progetto”, richiedendo uno studio di dettaglio riguardo a fenomeni instabili di caduta massi che risulterebbero interferenti con le opere in progetto in corrispondenza dell'ingresso lato mare della stazione di Taormina. Il 7 luglio 2022 Rfi trasmette al Comune di Taormina una relazione con le prime risultanze degli approfondimenti condotti da Webuild-Pizzarotti, confermando il distacco dei blocchi rocciosi e la pericolosità elevata (classe P3) delineata dal Pai delle pareti oggetto di studio, con un rischio di grado R4 a carico dei sottostanti elementi antropici (viabilità ed abitazioni). I rilievi e gli studi geostrutturali sviluppati nel corso della progettazione esecutiva individuano una situazione instabile puntuale, la cui pericolosità è giudicata molto elevata ed è determinata dalla presenza di due blocchi di cospicue dimensioni, ubicati in una zona limitrofa a quella dove si è sviluppato il distacco dell'autunno 2021. Blocchi che risultano delimitati da giunti le cui condizioni di apertura ed alterazione denunciano la sussistenza di uno stato di equilibrio precario dell'ammasso. Una situazione che costituisce una novità rispetto a quanto precedentemente definito, in quanto fa emergere una condizione di maggiore pericolosità attribuibile alla classe P4. A seguito della ricezione della relazione e della determina dirigenziale 201 del 28 novembre 2022, il Comune di Taormina installa fessurimetri elettrici monoassiali per il monitoraggio dei massi instabili in parete, sul costone soprastante via Mario e Nicolò Garipoli.
Vista la situazione di pericolo emersa, il presidente della Regione siciliana convoca per il 16 febbraio 2023 una riunione operativa finalizzata alla risoluzione dei dissesti geomorfologici nell'areale di via Garipoli, alla quale prendono parte Rfi, appaltatore, Commissario straordinario dell’intervento ferroviario, Autorità di Bacino, Soggetto attuatore della Struttura Commissariale contro il dissesto idrogeologico e sindaco di Taormina. Nel corso dell’incontro viene deciso che Rfi avrebbe realizzato gli interventi di messa in sicurezza propedeutici all'apertura del cantiere ferroviario, cosiddetti di “Fase 0” e Fase 1”, e che per l'attuazione degli interventi definitivi di “Fase 2” e Fase 3” per la stabilizzazione di tutte le pareti a rischio crollo del versante, in particolare la demolizione dei massi identificati “B1” e “B2”, l'appaltatore avrebbe sviluppato un progetto che Rfi avrebbe messo a disposizione degli Enti competenti per il tramite del Comune di Taormina. Così con nota del 13 marzo 2023 l’ipotesi progettuale relativa agli interventi di “Fase 0” e “Fase 1”, nonché l’ipotesi progettuale per la sistemazione definitiva di “Fase 2” e “Fase 3”, viene trasmessa da Rfi a Comune di Taormina, Regione, Autorità di Bacino, Struttura commissariale per il contrasto del dissesto idrogeologico e Commissario dell’opera ferroviaria.
Il Comune, con ordinanza sindacale 9 del 16 marzo 2023, ordina in via contingibile ed urgente, al fine di prevenire ed eliminare i pericoli per l'incolumità pubblica e la sicurezza urbana, la realizzazione, a cura e spese della stessa Rfi, dei lavori di messa in sicurezza del versante nord propedeutici all'apertura del cantiere, attuando le Fasi 0 e 1 del progetto esecutivo già depositato e approvato in linea tecnica dall’Autorità di Bacino: interventi che hanno inizio a marzo 2023 e si concludono a febbraio 2024. Come da previsioni progettuali, successivamente all’apertura del cantiere ferroviario, viene avviata a gennaio 2024 un’attività per il monitoraggio dei massi “B1” e “B2”, da proseguire per i successivi 12 mesi sino al completamento degli interventi di stabilizzazione definitiva del versante a cura del Comune di Taormina, ossia fino a dicembre 2024. Già con la nota del 13 marzo 2023 Rfi chiede al Comune aggiornamenti in merito all’esecuzione degli interventi di Fase 2 e Fase 3 e Palazzo dei Giurati risponde con nota del 30 settembre 2024 comunicando che "è in corso di definizione una procedura di affidamento di un incarico tecnico a soggetto esterno all’amministrazione, non dotata di competenze specifiche, per provvedere a quanto stabilito”, aggiungendo che “si è in quindi in forte ritardo rispetto al Programma di attuazione degli interventi di consolidamento del versante”.
Il 23 ottobre 2024 Rfi, nel segnalare il superamento di alcune soglie di pre-allarme in occasione di eventi meteorologici avversi avvenuti nel mese di settembre e nel prendere atto di quanto dichiarato dall’Amministrazione comunale al punto precedente, comunica l’indifferibilità della realizzazione dell’intervento di messa in sicurezza definitiva, al fine di mitigare il rischio crolli su via Garipoli. Dunque Rfi si rende "disponibile a curare la progettazione esecutiva e l’esecuzione di tali interventi - anche, se del caso, in forza di un eventuale provvedimento d’urgenza da adottare a cura del Comune – a valere su fondi regionali stanziati per la mitigazione del rischio idrogeologico”, evidenziando che “il completamento degli interventi di messa in sicurezza definitiva del versante è funzionale anche all’attivazione della stazione sotterranea di Taormina”. In occasione della riunione congiunta del 20 novembre 2024 a Palermo viene però verificata l’indisponibilità di un finanziamento per la realizzazione degli interventi a valere su fondi regionali e/o statali, in tempi brevi o comunque certi, e viene inoltre comunicata la non sostenibilità dei lavori da effettuarsi da parte del bilancio del Comune di Taormina. Così, per pervenire rapidamente alla messa in sicurezza del versante, con nota del 16 gennaio 2025 l’Amministrazione comunale, in risposta alla nota del 23 ottobre 2024 di Rfi, chiede a Rfi di prendersi carico anche finanziariamente dell’esecuzione dell’intervento e il 10 febbraio Rfi comunica all’Amministrazione l’approvazione del progetto esecutivo delle opere di misure di protezione della pubblica incolumità e realizzazione delle opere nell'areale di via Garipoli, giusta Ordinanza del Commissario Straordinario 36 del 22 gennaio 2025 di approvazione della progettazione esecutiva relativamente alle fasi 2 e 3.
Il 17 marzo 2025 Rfi comunica che dalla lettura dei dati di monitoraggio “potrebbe verificarsi un'evoluzione repentina delle condizioni di disequilibrio dell’ammasso in seguito a precipitazioni piovose, con la necessità di intervenire in maniera definitiva sul versante, al fine di ridurre la pericolosità e il conseguente rischio sulle opere esistenti e future”. Inoltre rende noto lo stato della progettazione esecutiva in fase di verifica e fa presente che entro la fine del mese di marzo 2025 sarebbe iniziato l’iter commissariale autorizzativo del progetto esecutivo, della durata prevista di 60 giorni, con un inizio presunto dei lavori previsto per il mese di giugno 2025. Il Comune di Taormina convoca per il 18 marzo una riunione operativa urgente al fine di intraprendere le necessarie azioni per la salvaguardia della pubblica incolumità, il giorno dopo se ne tiene un’altra e poi l’incontro in Prefettura del 27 marzo. La decisione finale è confermata: la via Mario e Nicolò Garipoli deve essere chiusa per 109 giorni, considerato anche che da un’ulteriore comunicazione del Comitato Tecnico Scientifico che si occupa del monitoraggio degli spostamenti del costone roccioso è stato segnalato “un crescendo degli spostamenti dilatativi decisamente anomali, che hanno raggiunto valori estremamente elevati in concomitanza con una fase piovosa. Valori massimi mai registrati dal sistema di monitoraggio”.