"Il linguaggio è potere": al "Pugliatti" di Furci incontro con Alessandro Notarstefano
di Andrea Rifatto | 26/03/2025 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 26/03/2025 | ATTUALITÀ
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Il giornalista Alessandro Notarstefano
Non cadere nel pensiero unico e dominante, ma saper articolare i propri pensieri con un adeguato linguaggio per non far opprimere la nostra identità e il nostro essere. Un tema al centro dell’incontro di formazione “Linguaggio è potere: come arginare il pensare dominante”, sviluppato all’Istituto superiore “Pugliatti” di Furci Siculo dal giornalista Alessandro Notarstefano, ex direttore di Gazzetta del Sud, con gli studenti delle classi terze e quarte su iniziativa dei docenti Daniele Ciatto, Daniela Casale, Agata Di Nuzzo, Antonina Pellegrino e Caterina Cannavò. «La qualità del pensare è legata al linguaggio e pensare con più sfumature aiuta a migliorarlo - ha spiegato Notarstefano - poter contare su un lessico più ampio e su un linguaggio più ricco consente di pensare meglio e classificare più adeguatamente la realtà». Agli studenti è stata evidenziata l’importanza del linguaggio, posto al centro del pensiero umano, e i suoi legami con la filosofia, la linguistica e la psicologia cognitiva: chi è dotato di un linguaggio migliore può accedere più facilmente a certi contenuti e una società cresce e si migliora attraverso il proprio linguaggio. Attraverso un dialogo con gli studenti, Alessandro Notarstefano è riuscito a far comprendere come la qualità espositiva sia legata al pensiero, che si struttura imparano sempre più parole e termini. Per sfuggire al pericolo dell’omologazione, è fondamentale far prevalere il pensare dominante sul pensiero dominante e dunque il linguaggio è potere, perchè permette di non cadere nel pensiero unico già sedimentato. Il giornalista ha accesso i riflettori anche sull’intelligenza artificiale, evidenziando come non tenga conto di ciò che solo l’essere umano può dare, ossia il sentimento: «Uno strumento che rischia di voler comandare, usurpando il ruolo umano».