Domenica 30 Marzo 2025
Il giornalista ha dialogato con gli studenti sull'importanza di saper affrontare la realtà


"Il linguaggio è potere": al "Pugliatti" di Furci incontro con Alessandro Notarstefano

di Andrea Rifatto | 26/03/2025 | ATTUALITÀ

390 Lettori unici

Il giornalista Alessandro Notarstefano

Non cadere nel pensiero unico e dominante, ma saper articolare i propri pensieri con un adeguato linguaggio per non far opprimere la nostra identità e il nostro essere. Un tema al centro dell’incontro di formazione “Linguaggio è potere: come arginare il pensare dominante”, sviluppato all’Istituto superiore “Pugliatti” di Furci Siculo dal giornalista Alessandro Notarstefano, ex direttore di Gazzetta del Sud, con gli studenti delle classi terze e quarte su iniziativa dei docenti Daniele Ciatto, Daniela Casale, Agata Di Nuzzo, Antonina Pellegrino e Caterina Cannavò. «La qualità del pensare è legata al linguaggio e pensare con più sfumature aiuta a migliorarlo - ha spiegato Notarstefano - poter contare su un lessico più ampio e su un linguaggio più ricco consente di pensare meglio e classificare più adeguatamente la realtà». Agli studenti è stata evidenziata l’importanza del linguaggio, posto al centro del pensiero umano, e i suoi legami con la filosofia, la linguistica e la psicologia cognitiva: chi è dotato di un linguaggio migliore può accedere più facilmente a certi contenuti e una società cresce e si migliora attraverso il proprio linguaggio. Attraverso un dialogo con gli studenti, Alessandro Notarstefano è riuscito a far comprendere come la qualità espositiva sia legata al pensiero, che si struttura imparano sempre più parole e termini. Per sfuggire al pericolo dell’omologazione, è fondamentale far prevalere il pensare dominante sul pensiero dominante e dunque il linguaggio è potere, perchè permette di non cadere nel pensiero unico già sedimentato. Il giornalista ha accesso i riflettori anche sull’intelligenza artificiale, evidenziando come non tenga conto di ciò che solo l’essere umano può dare, ossia il sentimento: «Uno strumento che rischia di voler comandare, usurpando il ruolo umano».


COMMENTI

Non ci sono ancora commenti, puoi essere il primo.

Lascia il tuo commento

Dichiaro di aver preso visione dell'informativa privacy ai sensi del D.Lgs. n. 196/2003.