Il mare della riviera jonica è una fogna a cielo aperto: così si rovina il turismo
di Andrea Rifatto | 21/09/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/09/2018 | ATTUALITÀ
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Una scia di fogna dei giorni scorsi
“Il nostro mare sta morendo, è una fogna a cielo aperto (sperando non si tratti di altro) e ogni giorno che passa è sempre peggio, nel silenzio generale”. A lanciare il grido d’allarme su una problematica che colpisce indistintamente i centri tra Scaletta Zanclea e Giardini Naxos, che nei mesi scorsi abbiamo denunciato più volte, è il capogruppo di minoranza di Furci, Francesco Rigano, che ha voluto denunciare il grave stato di inquinamento del mare della riviera jonica notevolmente intensificatosi nelle ultime settimane. “La riviera jonica non può parlare di turismo ed avere questo biglietto da visita, gli amministratori devono intervenire, individuare il problema ed assumersi le proprie responsabilità – evidenzia Rigano - perché il nostro mare è ciò che di più prezioso abbiamo”. Se si vuole puntare in maniera decisa sullo sviluppo turistico dei centri jonici, non si può infatti prescindere dal garantire spiagge accoglienti e mare pulito, altrimenti non vi sarà mai promozione che tenga se poi il visitatore trova la fogna in acqua. “Tutta la riviera jonica messinese dispone di un mare e di spiagge meravigliose ma mi chiedo perché da alcuni giorni è impossibile farsi il bagno per la sporcizia e residui di fognatura che transitano nelle vicinanze della battigia – ha commentato un cittadino – chi deve controllare e individuare da dove proviene tutto ciò? Mi appello ai sindaci, questo bene prezioso si deve salvaguardare non solo nel mese di agosto ma tutto l'anno. Perché devo privarmi di fare il bagno in questo periodo che ritengo il migliore di tutta la stagione estiva?”. Come dargli torto. I sindaci spesso tendono a minimizzare e scaricare su altri il problema, per evitare danni di immagine che si registrano comunque quanto il turista vede scorrere sotto i propri occhi le scie maleodoranti. “Sono anni che mi sdegno a fare un bagno nel mio mare, onestamente non voglio dare la colpa ad un sindaco o ad una amministrazione piuttosto che un'altra – fa notare un altro residente – però mi chiedo quale sia, per esempio, l’utilità del Consiglio dell’Unione dei Comuni quando una problematica così incidente verso la risorsa primaria del nostro territorio non è mai stata affrontata ed è una cosa che riguarda tutti”. Già, perché se non se ne occupano le singole amministrazioni, non è da meno l’ente sovracomunale di cui fanno parte. In attesa di scoprire da dove arrivino questi reflui scaricati in mare (i depuratori della zona jonica non manifestano problemi tali da causare ciò), se da Messina o dal Catanese, magari con l’intervento di Guardia costiera e Guardia di Finanza, chi vuole fare un tuffo in mare deve cercare di scegliere la giornata giusta per evitare di imbattersi in sorprese….