Il miracolo di Natale al Ccpm di Taormina: il venezuelano Hector salvato con l'intervento
di Andrea Rifatto | 10/01/2024 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/01/2024 | ATTUALITÀ
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La mamma e il piccolo con il personale del Ccpm
Il piccolo Hector era giunto il 25 dicembre in condizioni critiche e il suo arrivo era stato definito “il miracolo di Natale”. Ieri è tornato a casa e potrà continuare a vivere serenamente grazie all’intervento salvavita compiuto a Taormina. Una storia a lieto fine quella del bimbo di quattro mesi arrivato al Centro di Cardiochirurgia pediatrica dal Venezuela, insieme alla mamma, proprio il giorno di Natale, affetto da una gravissima cardiopatia congenita denominata trasposizione delle grandi arterie con difetto interventricolare. Il suo cuoricino rischiava di non poter battere più perchè in Venezuela questo tipo di intervento chirurgico correttivo non viene eseguito ma mamma Leonela, che vive in un paesino di pescatori sulla costa dei Caraibi, non si è arresa e ha lanciato un appello dalla tv nazionale venezuelana per salvare il piccolo, nato lo scorso 10 agosto. Così grazie ad una catena umana straordinaria Hector è riuscito ad arrivare in Italia, dopo un percorso avviato dai medici venezuelani (il chirurgo cardiovascolare Carlos Julio Troconis e il cardiologo infantile Pedro Macuarisma) che hanno contattato il Ccpm di Taormina per aiutare il bambino. La Fondazione “Chincherini” ha provveduto immediatamente a contattare Ignazio Pollini a Caracas per attivare i contatti necessari per il rilascio del visto umanitario al Consolato d’Italia e ha acquistato i biglietti aerei e stipulato l’assicurazione medica necessaria, offrendo inoltre vitto e alloggio a Taormina alla mamma di Hector. Alcuni giorni dopo è stato quindi possibile eseguire l'intervento cardiochirurgico perfettamente riuscito e adesso che sta bene il bimbo ha potuto lasciare l’ospedale e tornare a patria. Un miracolo reso possibile dallo sforzo di tantissime persone: l’associazione “Matumaini Speranza Onlus” di Milazzo, presieduta da Carmen Falletta, ideatrice del progetto “I bambini di Matilde”, si è presa carico delle spese relative all’intervento chirurgico e grazie alla straordinaria disponibilità dei volontari della “Misericordia San Giuseppe” di Letojanni la famiglia è stata seguite durante il soggiorno in Sicilia. “Nel mondo ci sono tanti bambini che non hanno accesso alle cure - ricorda il primario del Ccpm di Taormina, Sasha Agati - e negli anni abbiamo sviluppato rapporti internazionali che ci consentono di curare qui i piccoli anche da Paesi molto lontani. La trasposizione delle grandi arterie è una malattia che noi trattiamo nel primo mese di vita, perchè ogni giorno che passa possono sopravvenire complicanze - spiega - è una delle patologie più complesse ma si riesce a portare il cuore in una situazione di normalità e l’intervento dà grandi soddisfazioni al chirurgo che opera e alla famiglia. L’obiettivo e la vision dei Centri di Cardiochirurgia dovrebbe essere oggi guardare a quei Paesi che ancora non riescono a dare possibilità di trattamento a bambini anche con cardiopatie semplici, ci siamo mossi sempre con questo spirito e creare relazioni che adesso funzionano”. Una storia, quella raccontata da mamma Leonela, che ha colpito e commosso tutto il personale della struttura taorminese. “Ringraziamo di cuore queste meravigliose fondazioni che salvano la vita di neonati - commenta Nicola Occhipinti, console generale d’Italia Caracas - e siamo felici di aver offerto il nostro piccolo contributo attraverso l’immediata concessione del visto gratuito per motivi umanitari”.