“Il pallone lo porto io”: Luciano Moggi sbarca a Taormina
28/10/2015 | ATTUALITÀ
28/10/2015 | ATTUALITÀ
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Luciano Moggi e la copertina del libro
Manager e dirigente sportivo del mondo del calcio, noto al grande pubblico per aver ricoperto dal 1994 al 2006 la carica di direttore generale della Juventus fino allo scandalo Calciapoli, Luciano Moggi arriverà il prossimo 13 novembre alle 17.30 al Palazzo dei Congressi di Taormina per presentare il suo libro “Il pallone lo porto io. Calcio, trattative e spogliatoi: tutto quello che non ho mai detto” (Mondadori, 2014). L’evento è organizzato da Giuseppe Scarcella, esperto di politiche finanziarie e amico di Moggi, e dal giornalista della Gazzetta del Sud Emanuele Cammaroto e vedrà al tavolo dei relatori, oltre all’ex dg della Juventus e agli organizzatori, l’avv. Maurilio Prioreschi, legale di Luciano Moggi, Nicola Penta, consulente tecnico della difesa nel processo Calciopoli e il prof. Antonino Trimarchi, docente di Economia aziendale all’Università di Messina. Il video presentazione dell'evento
Un’occasione nella quale Moggi ripercorrerà nove anni di processi e i controversi risvolti dell’inchiesta che ha diviso e appassionato milioni di tifosi italiani: intervistato da Cammaroto, racconterà gli anni della Triade, i successi e l’epilogo, mentre Scarcella proporrà un focus sui numeri e i riflessi economici di Calciopoli. Nel libro sono custoditi i segreti e le rivelazioni sul calcio italiano degli ultimi quarant'anni relativi ai giocatori simbolo, agli allenatori mitici e ai presidenti delle squadre più importanti della massima serie: si scopre che un giovanissimo ma già promettente Del Piero era stato ceduto scelleratamente al Parma, che Cristiano Ronaldo non arrivò alla Juventus per colpa di Marcelo Salas, che quel genio di Maradona era diventato un peso insopportabile, che Ferlaino giudicava Zola troppo brutto per essere bravo, che il Gran Premio di Monaco ha rischiato di travolgere il passaggio di Ibrahimovic in bianconero, e che nella cassaforte di casa Moggi giace un contratto da direttore sportivo firmato dall'allora presidente dell'Inter, Massimo Moratti: correva l'anno 1998. Nell'appendice finale del libro ci sono cento domande secche in cui l’ex direttore generale bianconero si sbizzarrisce in giudizi...