Il torrente Savoca diventa una... superstrada: varchi abusivi a S. Teresa e Furci - FOTO
di Andrea Rifatto | 08/05/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/05/2020 | ATTUALITÀ
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Auto nel torrente Savoca tra S. Teresa e Furci
Una strada… all’interno del letto di un corso d’acqua, percorsa da auto e camion. È ciò che accade nell’alveo del torrente Savoca tra Santa Teresa di Riva e Furci Siculo, dove da diverso tempo esiste una pista in terra battuta nel bel mezzo dell’asta torrentizia, utilizzata dagli automobilisti per spostarsi da una zona all’altra. Su entrambe le sponde, infatti, esistono alcuni varchi realizzati da ignoti che pretendono di utilizzare il torrente come via di transito. Un punto di accesso è situato sulla sponda di Furci, in contrada Santa Marina, da dove si raggiunge facilmente l’alveo ed è possibile circolare in direzione monte fino ad arrivare ad un altro varco in territorio di Santa Teresa, da cui ci si immette sulla Strada provinciale 23, approfittando di una diramazione esistente per consentire di raggiungere un’azienda agrozootecnica a monte del territorio furcese. Da qualche giorno, inoltre, è stato riaperto un altro varco più a valle, sempre a Santa Teresa, all’altezza della frazione Giardino, ma in questo caso potrebbe trattarsi di una misura adottata per consentire un intervento urgente di sostituzione dell’elettropompa del pozzo idrico che serve l’acquedotto comunale, situato nel letto del torrente Savoca a poche decine di metri dall’ingresso sulla sponda sinistra. Una volta completati i lavori, comunque, è opportuno che il blocco di cemento che impediva l’accesso torni al suo posto. La libera circolazione dei mezzi nel torrente aumenta notevolmente il rischio che i soliti incivili utilizzino l’alveo per scaricare rifiuti e materiali inerti con la conseguente formazione di discariche a cielo aperto, come abbiamo denunciato nelle scorse settimane. Un problema, quello dei varchi di accesso, che non è nuovo, tanto che già nel febbraio 2013 il Genio civile di Messina diffidò i Comuni di Santa Teresa e Furci a rimuovere i rifiuti nell’alveo e predisporre interventi per eliminare le cause che ne consentivano l’abbandono. Poi, dopo un sopralluogo, nel maggio 2014 il Genio civile constatò l’esistenza di due varchi a Santa Teresa lungo l’argine in sponda sinistra, in corrispondenza della frazione Giardino e in prossimità del viadotto A18, che immettevano direttamente nell’alveo tramite piste in terra battuta, in violazione del Testo unico sulle opere idrauliche (Regio decreto 523/1904) che non consente il transito nei corsi d’acqua. L’allora ingegnere capo del Genio Civile, Gaetano Sciacca, ordinò quindi la chiusura con opere stabili dei varchi che consentivano l’accesso nell’alveo del torrente Savoca, in quanto la situazione determinava un pessimo stato di conservazione del bene demaniale e una potenziale situazione di rischio per la pubblica e privata incolumità. Il Comune provvide subito dopo e nel settembre 2016 alcune chiusure divelte sono state ripristinate dopo una diffida da parte della Polizia metropolitana. Adesso è necessario far rispettare la legge evitando che si continui a scorrazzare nel torrente.