Incivili ancora in azione, ennesima discarica nel torrente a S. Teresa - FOTO
di Andrea Rifatto | 23/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/03/2020 | ATTUALITÀ
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Gli pneumatici scaricati nel torrente
Ancora una volta i torrenti vengono scambiati per discariche. E ancora una volta è il letto del torrente Savoca, che separa gli abitati di S. Teresa e Furci, ad essere preso di mira dai soliti soggetti incivili che con le loro azioni criminali distruggono ogni giorno un pezzo di ecosistema. Di recente abbiamo denunciato la presenza di un sito dove sono stati scaricati sfabbricidi e scarti provenienti dall’edilizia, oltre a ingombranti, rifiuti indifferenziati e parti di autovetture, gettati sull’argine e fin dentro l’acqua: adesso è spuntata una discarica abusiva poco più a valle, sulla sponda destra del torrente sul lato santateresino, nei pressi del vallone Abramo. Qui sono stati scaricate decine di pneumatici usati, gettati nell’asta torrentizia direttamente della Strada provinciale 23 che collega S. Teresa a Misserio e con le frazioni di Casalvecchio e Furci, probabilmente da un furgone o da un mezzo scarrabile che avvicinandosi al guard rail si è liberato del suo carico inquinante, senza essere notato da nessuno. Un’azione messa in atto da chi ha deciso di sbarazzarsi in questo modo vergognoso di quei copertoni, anziché smaltirli nelle discariche autorizzate secondo le procedure di legge. Si tratta forse di un incivile della zona o di qualcuno venuto da più lontano? Di certo c’è che quell’ammasso di gomme a ridosso del muro di contenimento della strada ha dato vita ad una vera e propria discarica, così come tutt’attorno non mancano altri scarti edili, ingombranti, parti di auto e spazzatura in genere e gli stessi pneumatici sono stati gettati anche a distanza di metri in pieno torrente. L’area va al più presto bonificata, perché si rischia che con il tempo tutto ciò possa essere trascinato via dall’acqua e finire in mare, così come vanno intensificati i controlli per stanare e punire severamente quanti si ostinano a scaricare illecitamente rifiuti e inquinare l’ambiente in cui viviamo. Allo stesso tempo andrebbero chiusi i varchi carrabili che consentono l’accesso al torrente, come ordinò anni fa il Genio civile di Messina, perché i mezzi, compresi quelli che trasportano rifiuti, continuano a transitare liberamente sulle piste sterrate sorte nel tempo.