Integrazione e inclusione degli alunni in difficoltà: il ruolo centrale della scuola
25/02/2017 | ATTUALITÀ
25/02/2017 | ATTUALITÀ
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Docenti e relatori al seminario
Numerose adesioni al seminario “Bisogni educativi speciali, inclusione e buone prassi” organizzato dall’Istituto comprensivo di S. Teresa di Riva, guidato dalla dirigente Enza Interdonato, in un noto hotel di Giardini Naxos, dove sono giunti circa 800 docenti provenienti dalle scuole di Messina e provincia. All’incontro hanno preso parte relatori d’eccezione a partire dal professor Dario Ianes, ordinario di Pedagogia speciale presso l'Università di Bolzano e autore di numerosi scritti aventi ad oggetto la delicata tematica, una prestigiosa bibliografia ove spiccano le tematiche relative alla metodologia e alla didattica inclusiva; buone prassi per consentire un'integrazione reale e a 360 gradi degli alunni che hanno un bisogno educativo speciale, imputabile a disagi sociali o patologie fisiche, educative, sensoriali. Ianes rappresenta una storia di eccellenza nel campo educativo nazionale ed internazionale, dove si occupa delle disabilità intellettive nei contesti scolastici ed extrascolastici e ha sempre affiancato al lavoro scientifico e didattico universitario il lavoro sul campo, con gli insegnanti e gli educatori, dando ampia prova di grande professionalità, competenze e sensibilità, così come durante lo svolgimento del seminario, ricevendo un grande plauso dall'attenta e numerosa platea. Al tavolo dei relatori la professoressa Angela Catalfamo, associato di Pedagogia speciale presso l'Università di Catania, che vanta un'esperienza pluridecennale nell'ambito dell'educazione rivolta agli alunni Bes. Il suo intervento si è basato sulle strategie didattiche inclusive, sottolineando la priorità del rapporto che intercorre fra il docente e l'allievo e come sia fondamentale il coinvolgimento emotivo del gruppo dei pari e della comunità educante tutta. Presente anche il professor Giovanni Savia, docente specializzato, dottorando in Ricerca ed Educazione presso l'Università Complutense di Madrid. Cultore della materia “Pedagogia e didattica speciale” presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università di Catania, Savia ha riportato la sua ricca esperienza e ha prodotto un importante raffronto e comparazione nell'ambito dell'educazione degli alunni Bes anche a livello europeo. Ha relazionato, inoltre, la professoressa Lucia Sorrentino, Pedagogista clinico specialista in interventi di aiuto alla persona, argomentando su “Bes: Alunni/docenti, protagonisti e co-protagonisti nel processo inclusivo. Risorse e disponibilità della persona-docente”, facendo rilevare, grazie alla sua esperienza professionale sul campo, quanto l'empatia e le emozioni giochino un ruolo fondamentale per l'inclusione e l'integrazione. Esempi di buone pratiche sono state riportate dalle diverse istituzioni scolastiche: Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi” (dirigente Carmela Maria Lipari, docente Alessandra Caruso); Istituto comprensivo di Taormina (dirigente Carla Santoro, docente Simona Miuccio); Direzione didattica di S. Teresa (dirigente Domenico Genovese, docente Rosa Macrì); Istituto comprensivo di Francavilla (dirigente Angela Mancuso, docente Giusy Sortino); Istituto comprensivo di Santa Margherita (dirigente Laura Tringali, docenti M. Freni-R. Famà). Per il Comprensivo di S. Teresa ha relazionato il professor Antonino Palella, riportando l'esperienza di buona pratica di inclusione sperimentata a seguito dell'inserimento di minori non accompagnati. Hanno collaborato con dinamismo ed entusiasmo per l'organizzazione ed il coordinamento della manifestazione la professoressa Domenica Sturiale e il professor Ugo Di Natale. Il saluto e il messaggio del provveditore agli studi di Messina, Luca Gatani, è stato riportato dai docenti Costanzo e Cappello: quest'ultimo ha evidenziato la grande valenza formativa dei relatori presenti al Giardini e come la Scuola messinese sia attenta ed accorta nell'accoglienza degli alunni con disabilità e disagio. Profonda soddisfazione per la riuscita dell’evento è stata espressa dalla professoressa Enza Interdonato, che ha evidenziato come “un integrazione fatta di.... fatti passa attraverso stadi, nessuno dei quali eludibile: è un processo trasversale che investe di grandi responsabilità tutta la comunità civile. Il progetto di vita è un diritto che non può essere posto nel dimenticatoio – ha evidenziato la dirigente – e la scuola, comunità educante che deve far passare il messaggio forte dell'inclusione agli altri enti sociali, ha una responsabilità fortissima: pesa sul personale dirigente e docente che deve sempre più preoccuparsi di attingere a fonti vitali per diventare più forti e resistenti, o meglio resilienti, dinanzi alle difficoltà che giornalmente, purtroppo, si pongono per l'inclusione dei ragazzi con bisogni educativi speciali, ricordando che la disabilità è una caratteristica della persona che si evidenzia in contesti inadeguati e inappropriati. A noi tutti – ha concluso la professoressa Interdonato – il compito di costruire e adeguare i contesti”.