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"L'accorpamento un'occasione di crescita. La palestra il nodo da sciogliere"
di Carmelo Micalizzi | 16/10/2013 | ATTUALITÀ
di Carmelo Micalizzi | 16/10/2013 | ATTUALITÀ
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La dottoressa Carmela Maria Lipari
Il 16 settembre la campanella ha dato il via al nuovo anno scolastico per molti istituti scolastici della riviera jonica. Ed è stato un suono particolare per i licei Classico e Scientifico di S. Teresa e per l'Istituto Professionale per i servizi commerciali di Letojanni, i primi a sperimentare l’accorpamento di cui tanto si era parlato nei mesi scorsi. A distanza di un mese abbiamo sentito la dott.ssa Carmela Maria Lipari, neo dirigente dell'Istituto di Istruzione Superiore di S. Teresa (che comprende anche le sezioni di Giardini Naxos e Francavilla dello Scientifico), per rivolgerle delle domande sui temi più caldi relativi alle novità introdotte dall'accorpamento e su altre problematiche che affliggono i due licei ospitati in un edificio sul lungomare di S. Teresa, con l’inagibilità della palestra dichiarata la scorsa primavera e il nodo aule per lo Scientifico.
Prima di iniziare entrare nel merito delle problematiche, visti i molteplici impegni, gli alunni non hanno avuto modo di conoscerla, cosa ci dice della sua carriera?
“Dopo alcuni anni di insegnamento vicino casa, perché sono di Alì Terme, ho vinto giovane il concorso direttivo, prima dei 30 anni, quindi ho avuto scuole diverse in provincia e città, prima a Caltanissetta, poi Siracusa, Catania e Messina. Per 9 anni sono rimasta all’Istituto Comprensivo di Taormina e di lì al “Manzoni-Dina e Clarenza” di Messina prima di arrivare qui a S. Teresa".
Passiamo al nodo più importante, l’inagibilità della palestra…
“La palestra è senza dubbio il nodo più importante. È da sempre stata la valvola di sfogo per momenti non solo di sport ma anche di aggregazione, di incontro e dibattito culturale oltre ad essere l’unico spazio al chiuso. Trovarla inagibile è un elemento negativo; ho preso visione delle carte dell’iter riguardanti la chiusura e visitandola personalmente non ho notato crepe o elementi allarmanti ma c’è comunque bisogno del carotaggio per verificare se l’edificio risponde alle norme antisismiche. Il pericolo dei cornicioni esterni è stato scongiurato dall’intervento dei vigili del fuoco e aspettiamo per qualunque intervento che è di competenza della Provincia che, come sappiamo, è in difficoltà visto il deficit dichiarato. Non si sa in che termini o entro quanto sia possibile risolvere questo problema né lo sbocco che prenderà la situazione”.
Qualche tempo fa è stato varato un progetto per il nuovo plesso scolastico, ne è a conoscenza?
“Quando il sindaco De Luca è venuto a farmi visita i primi di settembre me ne ha parlato e avrebbe da primo cittadino l’intenzione di realizzarlo durante il suo mandato. Il progetto era già stato approvato ma rimangono da verificare le competenze degli enti locali e se e quando arriveranno i finanziamenti”.
Il calo di iscrizioni soprattutto degli ultimi due anni è dovuto alle problematiche importanti della scuola? Come lo spiega?
“Il calo demografico degli ultimi anni ha portato i suoi effetti alle elementari, alle medie e poi alle superiori. Ci auguriamo che sia dovuto solo a questo, ma certo, anche per il prosieguo, non vorremmo perdere altre classi. Di positivo c’è che quest’anno siamo riusciti a far rientrare le classi ospitate nel palazzo municipale, anche grazie al fatto che di due presidenze ne è rimasta una e dunque la riunificazione delle classi dello Scientifico è stata possibile. Per quanto riguarda il problema dell’edilizia, come tutti sappiamo, è un problema che persiste da anni ed è inoltre difficile programmare attività a parte nei vari laboratori”.
Cosa cambia in ottica finanziamenti e come è variato il Piano per l’Offerta Formativa?
“E’ chiaro che il dimensionamento nasce in una logica di tagli e crea delle sofferenze. Dunque è solo in un’ottica di collaborazione e comprensione reciproca oltre ad un lavoro di team che bisogna realizzare un unico Pof in tutte le sedi. Per quanto riguarda i finanziamenti, come per i tagli sul personale e gli uffici, di due bilanci si è passati ad uno solo”.
Quali sono le maggiori novità dal punto di vista dei corsi Pon che hanno raccolto grande partecipazione negli anni passati?
“I finanziamenti europei per i corsi Pon sono stati belle occasioni per ampliare il Piano dell'Offerta Formativa. Quest’anno abbiamo l’autorizzazione per un Pon di 150mila euro per l’acquisto di tablet allo Scientifico. Stiamo iniziando la procedura per il bando gara. Inoltre si è lavorato in unità per percorsi di eccellenza e recupero di competenze base di lingua e informatica per il conseguimento della patente europea. Il progetto è partito e aspettiamo i tempi rituali per l’approvazione; pensiamo di avere già a gennaio l’autorizzazione per partire".
In breve: più svantaggi o vantaggi dall’accorpamento?
"L’accorpamento per un certo verso è la perdita di risorse professionali e fa saltare personale. Per altri versi guardiamo all’arricchimento che viene fuori da un confronto tra indirizzi di scuola diversi che può sicuramente essere utile per tutti".