Giovedì 21 Novembre 2024
Il Comune di Taormina vuole recuperare 2,8 milioni che gli spettano sui ticket di ingresso


Introiti del Teatro Antico, fallita la mediazione tra Osl e Regione: sarà scontro legale

di Andrea Rifatto | 18/01/2024 | ATTUALITÀ

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Importi per gli anni 2014, 2015 e 2016

Sarà scontro legale tra l’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Taormina e la Regione siciliana sul riconoscimento a Palazzo dei Giurati di una parte dei proventi degli spettacoli al Teatro Antico. La commissione per la gestione del dissesto ha deciso nei mesi scorsi di proporre un’azione nei confronti dell’Assessorato dei Beni culturali e dell’Identità siciliana per recuperare le somme dovute secondo quanto previsto dalla Legge regionale 10/1999, che stabiliva l’assegnazione ai Comuni di una quota fino al 30% dei proventi della vendita dei biglietti agli enti che garantivano agli eventi la fornitura di beni e servizi. Martedì pomeriggio doveva tenersi l’incontro telematico per la mediazione civile finalizzata a tentare un componimento bonario della questione ma l’Assessorato, dopo avere richiesto il rinvio dell’incontro fissato per il 5 dicembre, non ha partecipato alla seduta, malgrado l’attività espletata dall’organismo di mediazione dell’Ordine degli avvocati di Palermo, che non ha potuto far altro che redigere un verbale con esito negativo. Fallita la mediazione, l’Osl andrà in giudizio per far valere i diritti del Comune, forte della mancata partecipazione senza giustificato motivo al procedimento di mediazione dalla quale il giudice potrà desumere argomenti di prova nel successivo giudizio, sui quali fondare il proprio convincimento. La normativa del 1999 è stata modificata nel 2015 prevedendo il versamento in forma anticipata dell’80% sugli introiti dell’anno precedente, mentre nel 2016 l’assegnazione della quota è stata eliminata ed è stato deciso il versamento del 30% direttamente all’Assessorato, anche se rimanevano in vigore le convenzioni già stipulate con i Comuni. Nel 2014 era in vigore quella sottoscritta tre anni prima tra il Comune di Taormina e la Regione e nel 2015 ne è stata sottoscritta un’altra, ma non sono mai state versate le somme della vendita dei biglietti di ingresso al Teatro Antico per gli anni 2014 (saldo residuo di 706mila 117 euro), 2015 (1 milione 463mila 352 euro) e 2016 (primo semestre 705mila 271 euro). Dunque ben 2 milioni 874mila 741 euro mancanti nelle casse comunali. 

I componenti della Commissione di liquidazione, Lucio Catania, Tania Giallongo e Maria Di Nardo, nei mesi scorsi avevano deciso di andare fino in fondo nella vicenda, affidando un incarico all’avvocato Giovanni De Nigris per la fase di mediazione e per l’eventuale fase giudiziale, che a questo punto verrà instaurata. “Il Comune di Taormina ha tutto il diritto di incassare le somme - ha evidenziato la commissione - avendo subìto l’onere di fornire i servizi collegati ad una platea molto vasta di spettatoti, che hanno avuto un impatto molto forte sul tessuto sociale del territorio, senza apportare vantaggi di natura economica essendo visitatori occasionali della città, soggiornanti solo per il tempo necessario alla visione dello spettacolo. Non sarebbe equo che il Comune sopportasse i costi e gli oneri degli spettacoli - aggiungono i tre membri - senza alcuna partecipazione ai ricavi che sarebbero di pertinenza esclusiva di altri soggetti”. Nel 2018 l’Amministrazione comunale aveva deciso di avviare un’azione di recupero alla Regione ed era stato affidato l’incarico all’avvocato Mario Caldarera, che però successivamente ha rinunciato senza aver espletato attività e la vicenda si era chiusa con un nulla di fatto. 


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