Venerdì 27 Dicembre 2024
Il bilancio di due cicli di programmazione nella nuova Area Interna di Santa Teresa


Investimenti sul territorio, in 14 anni finanziati 330 milioni a 15 comuni: ecco per cosa

di Andrea Rifatto | 26/01/2023 | ATTUALITÀ

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Dati di 15 comuni da Alì a Sant'Alessio

La nuova Area Interna di Santa Teresa di Riva, formata da 15 comuni (Alì, Antillo, Casalvecchio Siculo, Fiumedinisi, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Limina, Mandanici, Nizza di Sicilia, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Santa Teresa di Riva, Sant’Alessio Siculo e Savoca), punta ad accedere ai nuovi finanziamenti della programmazione 2021-2027 per lo sviluppo locale. Ma in attesa di capire quali saranno i nuovi processi da innescare per rendere più vivibile e attrattivo il territorio, è possibile stilare un bilancio degli ultimi 14 anni corrispondenti ai due cicli di programmazione 2007-2013 e 2014-2020, il secondo ancora in attuazione. L’Area in esame, secondo i dati di Open Coesione, è stata destinataria di risorse pubbliche, derivanti da numerose fonti di finanziamento, per un totale di 329 milioni di euro, ossia lo 0,7% del totale investito in Sicilia nello stesso periodo: risorse relative a 743 interventi che rappresentano lo 0,8% del totale regionale, pari a circa 46 miliardi di euro. Nel primo step 2007-2013 gli interventi sono stati 364 con un costo medio pari a 123mila 620 euro, mentre con il ciclo 2014-2020 si sale a 379 interventi con un costo medio di 215mila 053 euro: l’Area ha quindi incrementato gli investimenti pubblici nel suo territorio passando da 138 a 191 milioni di euro. Ma come sono state spese nei 15 comuni queste risorse? 

Gli ambiti dove si è maggiormente intervenuto negli ultimi 14 anni vedono al primo posto i trasporti e le infrastrutture di rete con 125 milioni di euro, pari al 38% delle risorse complessive, seguiti dall’ambiente e la prevenzione dei rischi con 77 milioni, energia e efficienza energetica con 47 milioni ciascuno; nel passaggio al 2014-2020, però, l’Area di Santa Teresa di Riva ha spostato i suoi investimenti, incrementando significativamente il volume delle risorse, soprattutto verso temi quali ambiente e prevenzione dei rischi, competitività per le imprese, ricerca e innovazione e trasporti e infrastrutture a rete, a scapito, anche a seguito di una gestione maggiormente centralizzata a livello regionale, di agenda digitale, attrazione culturale, naturale e turistica, energia e efficienza energetica e servizi di cura infanzia e anziani. Gli investimenti sono rivolti in larga misura all’acquisto di beni e servizi (327) con il 44% degli interventi (18,6 milioni), seguiti da infrastrutture (255 interventi) per 302,7 milioni, quelli che prevedono contributi alle persone o conferimenti capitale con 103 interventi (2,1 milioni) e infine dagli incentivi alle imprese con 59 interventi (5,7 milioni). La capacità di impegno, l’efficienza realizzativa e la capacità di pagamento sono gli indicatori della performance attuativa del’Area santateresina, che esprime un valore medio di impegnato di 257mila 857 euro per intervento, contro 318mila 652 della Sicilia e un valore di pagamenti pari a 178mila 277 euro per intervento contro il maggiore valore siciliano pari a 227mila 482 euro: dunque una performance attuativa lievemente inferiore a quella media regionale, con un livello di impegno del 58% contro il 62,3% regionale, un’efficienza realizzativa circa quattro punti percentuali inferiore a quella siciliana e una capacità di pagamenti (69,1%) quasi uguale a quella regionale. Le risorse investite nell’Area provengono prevalentemente da fondi nazionali e/o regionali, ovvero risorse Fsc, Pac e Poc con 186 milioni di euro, seguiti dai due programmi operativi regionali del fondo Fesr per il 2007-2013 e 2014-2020 con 124 milioni complessivi e dal Fse regionale con i suoi programmi operativi che hanno contribuito con 9 milioni di euro. Infine, dal Fesr nazionale nazionale (Pon e Poin in particolare) sono arrivati contributi per circa 7,4 milioni di euro e dal fondo sociale per circa 2,2 milioni di euro. Gli interventi più rilevanti in termini finanziari sono appannaggio dei fondi nazionali e regionali con circa 1.011.900 euro per ognuno.


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