Itala, il Comune alza bandiera bianca e scrive al Governo: "Non possiamo fare il bilancio"
di Andrea Rifatto | 29/07/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 29/07/2021 | ATTUALITÀ
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Il sindaco Nino Crisafulli
Situazione economico-finanziaria sempre più critica al Comune di Itala, dal 2013 in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale con un piano riformulato sei volte fino al 2019. La Giunta guidata dal sindaco Nino Crisafulli ha alzato bandiera bianca ammettendo di non essere in grado di predisporre il bilancio di previsione 2021/2023 in equilibrio economico-finanziario, a causa di gravi criticità contabili che non consentono di rispettare gli obblighi previsti dalla normativa, volendo in ogni caso garantire livelli soddisfacenti di erogazione dei servizi ai cittadini. La delibera dà mandato al sindaco “di avanzare specifica richieste per l’avvio di un confronto strutturato e duraturo tra Stato, Regione e Comuni per affrontare le numerose criticità, non potendo risolvere in altro modo la perdurante impossibilità di approvare strumenti finanziari che non penalizzino i cittadini, valutando anche la sospensione dell’iter di approvazione del bilancio di previsione”. Ma cosa ha portato l’Amministrazione a compiere questo passo? Il provvedimento si basa sull’iniziativa lanciata dall’Anci Sicilia, che ha invitato i Comuni ad approvare una delibera nella quale evidenziare tutti gli elementi che rendono impossibile la predisposizione del bilancio, valutando anche di sospendere l’iter di approvazione del previsionale, alla quale la Giunta ha aderito anche per partecipare alla mobilitazione nazionale con la quale si chiede al Governo di poter approvare bilanci veritieri e attendibili. “Negli ultimi dieci anni si è assistito ad una drastica riduzione dei trasferimenti nazionali e regionali - spiega la giunta italese - il bilancio di precisione ha progressivamente perso la sua natura di strumento di programmazione per pianificare investimenti nell’interesse della comunità e garantire servizi a cittadini e imprese e le difficoltà a redigere il bilancio sono legate alla diminuzione dei trasferimenti, ai forti limiti nell’accertamento e riscossione dei tributi locali, alle somme da accantonare per legge e alle spese potenziali da stanziare ogni anno tenendo conto del contenzioso”. Lo scorso febbraio la Corte dei conti ha chiesto al Comune di inviare una serie di documenti per effettuare una ponderata valutazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale, visto che gli atti in possesso non erano aggiornati oltre che carenti: la situazione finanziaria potrebbe quindi essere peggiorata, anche perchè le continue riformulazioni del piano hanno contribuito non solo a dilatare notevolmente i tempi della procedura di approvazione, ma anche a rendere maggiormente complessa l’analisi dell’attendibilità e della congruità dei valori e delle misure in esso contenuti.