Jonica Trasporti, Montante si fa da parte e l'Ast salva società, linee e dipendenti
di Andrea Rifatto | 21/03/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 21/03/2020 | ATTUALITÀ
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Un bus della Jonica in una fermata di S. Teresa
Dal baratro alla salvezza. Per la Jonica Trasporti e Turismo è tempo di guardare al futuro e dopo mesi di bufera è arrivato il sereno. La società, che effettua il servizio di trasporto pubblico locale in 20 comuni della zona jonica messinese, da Sant’Alessio a Scaletta, con collegamenti fino a Messina, era ormai prossima alla dismissione ma grazie alla ricapitalizzazione dell’Azienda siciliana trasporti, che detiene il 51% delle quote, è stato evitato il fallimento. Un iter iniziato nei mesi scorsi, con la Regione che non sembrava intenzionata a sborsare risorse avendo ormai in progetto la dimissione per incorporarla in Ast, salvaguardando comunque le linee e i 18 dipendenti, come ribadito più volte dall’assessore regionale ai Trasporti Marco Falcone, sollecitato dal sindaco di S. Teresa e deputato regionale Danilo Lo Giudice a non privare dell’importante servizio il territorio e soprattutto a non lasciare sulla strada 18 famiglie. Una società, la Jonica Trasporti e Turismo, fondata nel 1999, che Antonello Montante, l’imprenditore di Serradifalco condannato lo scorso anno dal Tribunale di Caltanissetta a 14 anni per associazione a delinquere finalizzata anche alla corruzione, voleva usare per tentare la scalata all’Ast tramite la sua Msa (Mediterr Shock Absorbers), che deteneva il 49% della Jonica. La gara per tentare di vendere la società di trasporto era andata deserta e quindi è stata intrapresa la strada della ricapitalizzazione di Ast. “Stiamo completando le pratiche con la variazione societaria al Registro imprese – spiega Rosario Passari, commercialista messinese amministratore unico di Jonica Trasporti e Turismo – la Msa non ha presentato offerta di ricapitalizzazione e quindi l’Ast adesso è al 100% della Regione”. Da mesi si registra una situazione critica anche nel pagamento degli stipendi ma grazie alle nuove risorse la situazione è in via di miglioramento: “Abbiamo pagato gli arretrate del 2019 – aggiunge Passari – e contiamo di pagare il 2020 prima possibile”. Non è escluso, comunque, che nei prossimi mesi la società messinese possa essere interamente incorporata nell’Ast. “Finisce un calvario – commenta Danilo Lo Giudice – finalmente siamo riusciti a raggiungere questo risultato straordinario grazie ad un’operazione di grande coraggio che ha visto la ricapitalizzazione da parte di Ast e la fuoriuscita del socio privato. Ringrazio di cuore il presidente di Ast, Gaetano Tafuri, insieme all’assessore regionale Marco Falcone, che hanno compreso le ragioni e l’importanza di questa società e sopratutto del servizio reso per i 20 comuni”. Salvaguardia occupazionale e rivalutazione strategica della presenza dell’Ast nella zona jonica. Soddisfazione di Fit Cisl, Faisa Cisal, Fast Confsal e Orsa per la definizione della trattativa che ha portato all’acquisizione da parte dell’Ast della Jonica Trasporti. I sindacati, che hanno seguito fin dal primo momento la vertenza, esprimono apprezzamento per la il clima positivo di collaborazione del presidente di Ast Gaetano Tafuri, del direttore generale Andrea Fiduccia e del Cda, per "essere riusciti a portare a compimento favorevolmente la complessa situazione che nel tempo si era venuta a determinare a scapito della stessa sopravvivenza societaria e con essa la concreta preoccupazione che 18 lavoratori avrebbero potuto perdere il proprio posto di lavoro". "Una soluzione – sottolineano Lillo D’Amico, Lillo Sturiale, Giovanni Lo Schiavo e Mariano Massaro - ottenuta grazie al coraggio e alla determinazione che ha portato anche il presidente Musumeci a crederci con una consistente ricapitalizzazione della Jonica Trasporti e, quindi, all’acquisizione del 49% della quota detenuta dal socio privato".