La Caretta caretta non depone le uova a Santa Teresa, ma potrebbe tornare sulle spiagge
di Andrea Rifatto | 08/07/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 08/07/2023 | ATTUALITÀ
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I volontari durante le operazioni di scavo
Hanno scavato per quasi due ore, ma il nido non è stato trovato. Non ha deposto le uova la tartaruga marina Caretta caretta giunta giovedì sera sulla spiaggia di Santa Teresa di Riva. Ieri pomeriggio sono scattate le ricerche nel tratto di arenile nel quartiere Sacra Famiglia dove il rettile, un esemplare femmina di notevoli dimensioni e del peso di almeno 70 kg, è rimasto per diverse ore spostandosi in vari punti, scavando alcune buche prima di tornare in mare alle 4 circa di ieri mattina. In spiaggia sono entrati in azione la biologa Oleana Prato, presidente del Wwf Sicilia sud-orientale e volontaria del Progetto Tartarughe, il biologo Carmelo Isgrò, direttore del Museo del Mare di Milazzo e Stefania Di Grazia del Wwf Sicilia nord-orientale, insieme a membri e studenti dell’Oceanlab-Centro di ricerca scientifico-ambientale e formazione sui mammiferi merini di Nettuno (Roma). Gli esperti hanno esaminato le tracce di entrata e uscita della tartaruga e poi hanno iniziato lo scavo a mano, procedendo con l’utilizzo di una piccola asta alla ricerca della camera nel punto dove il rettile è rimasto prima di tornare in acqua. Ricerche, alle quali hanno assistito anche la Guardia costiera e la Polizia locale, che si sono concluse con esito negativo. Ma non è escluso che la Caretta caretta possa essere ancora in zona e tornare su una delle spiagge del litorale jonico. “Questa spiaggia si presta benissimo per la nidificazione - ha spiegato la dottoressa Prato - abbiamo avuto diverse nidificazioni in altre spiagge simili, non è necessario che ci sia la sabbia fine ma è possibile nidificare anche nel brecciolino. Di solito le tartarughe possono fare delle escursioni di prova per vedere se la spiaggia sia adatta o meno, probabilmente ritornerà, magari spostandosi anche di qualche chilometro. Purtroppo le tartarughe nidificano durante l’estate quando le spiagge sono piene e magari la curiosità può attirare l’attenzione - ha aggiunto la biologa - sicuramente non ci si deve avvicinare con le luci e mettersi davanti l’animale, perchè può prenderlo come un pericolo e può scappare, con il fallimento della nidificazione o addirittura la perdita delle uova. Bisogna sempre rimanere almeno a dieci metri di distanza, bassi e senza luci, contattando immediatamente la Guardia costiera. In questo caso le autorità sono immediatamente intervenute e hanno tenuto lontane le persone, la tartaruga non è stata disturbata, ma siamo sotto un lungomare e ci sono comunque tante luci". I volontari hanno lanciato un appello per sensibilizzare le popolazioni a controllare attentamente le spiagge del comprensorio jonico, affiggendo anche degli avvisi, per verificare l’eventuale presenza di tracce di tartaruga, larghe tra 50 centimetri e 1 metro, segnalandole alla Guardia costiera per scoprire un eventuale nido che potrebbe essere in pericolo.