"La corruzione si può vincere": la ricetta di Raffaele Cantone
di Federica Bruno | 25/02/2015 | ATTUALITÀ
di Federica Bruno | 25/02/2015 | ATTUALITÀ
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I relatori nell'aula magna di via Valdisavoia
La legalità che conviene. È il titolo della conferenza tenuta dal presidente dell’Autorità nazionale Anticorruzione (Anac), Raffaele Cantone, nell’aula magna della Scuola Superiore di via Valdisavoia a Catania, alla presenza di docenti e studenti dell’Università e della Scuola d’eccellenza. Cantone ha esposto alcuni punti essenziali della sua relazione, dopo i saluti del presidente della Ssc, Francesco Priolo, e del Rettore dell'Università di Catania, Giacomo Pignataro, che si è detto orgoglioso della presenza del presidente dell’Autorità Anticorruzione all'interno di una delle strutture più importanti della città, facendo presente come un'università ben organizzata, una cultura fatta di principi e una forte tempra morale siano gli elementi fondamentali per la formazione di cittadini modello, pronti ad affacciarsi al mondo del lavoro. L'incontro è stato presentato dalla prof.ssa Ida Nicotra, coordinatore della classe delle Scienze umanistiche e sociali della Scuola e componente dell'Anac. Cantone, alla guida dell'Autorità dal marzo dello scorso anno, lavora alacremente alla lotta alla corruzione, con un impegno rivolto ad una forte prevenzione del malaffare, che arreca danno sia per il dispendio di denaro pubblico, sia all'immagine all'estero del nostro Paese, percepito come corrotto. “Non credo si possa azzerare la corruzione solo con la repressione ma è indispensabile costruire argini per ridurla – ha spiegato il magistrato napoletano –: il cambiamento sarà possibile solo se diventerà patrimonio comune, se i cittadini e gli imprenditori si faranno carico di una svolta virtuosa”. Il messaggio lanciato durante l’incontro nell’ateneo catanese è stato chiaro: diffondere la cultura della legalità conviene a tutti, così come prevenire la corruzione è un nostro dovere. I giovani devono essere educati alla legalità e alla trasparenza assoluta, a partire dagli atti della Pubblica Amministrazione: solo questo può aiutare l’Italia a riabilitarsi agli occhi della comunità internazionale, così da attrarre investimenti importanti per favorire l'inserimento lavorativo dei nuove generazioni.
“Il percorso da seguire – ha evidenziato Cantone – va nella direzione di una maggiore efficienza nell'utilizzo delle risorse accompagnata da una riduzione dei controlli formali, che molto spesso comportano lungaggini procedurali che di fatto aumentano i costi della pubblica amministrazione, senza creare valore per i cittadini e le imprese”. Una minore corruzione, dunque, comporta maggiore efficienza e ricchezza. Parole accolte con grande apprezzamento da docenti e studenti. L'importanza della trasparenza nei atti pubblici e il concetto di legalità collettiva sono stati invece affrontati da Michele Corradino e Nicoletta Parisi componenti dell’Autorità nazionale Anticorruzione.