Giovedì 21 Novembre 2024
La Regione conferma l’esclusione del sito di Ligoria dal Piano di gestione dei rifiuti


La discarica di S. Teresa rimarrà chiusa: area inquinata da bonificare

di Andrea Rifatto | 27/02/2016 | ATTUALITÀ

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Il sito di Ligoria, a monte di S. Teresa di Riva

La discarica comunale di S. Teresa di Riva, ubicata in contrada Ligoria, rimane fuori dal Piano regionale dei rifiuti e non potrà essere riaperta. La conferma arriva dall’adeguamento del documento e dei relativi allegati redatti nel 2012 e successivamente inviati al Ministero dell’Ambiente per il rilascio dei pareri Via-Vas (verifica dell’impatto ambientale), che la Commissione tecnica di verifica ha siglato e girato alla Regione con parere favorevole il 17 ottobre 2014, indicando condizioni e prescrizioni da rispettare. Nel Piano regionale per la gestione dei rifiuti, approvato nella sua stesura definitiva con delibera della Giunta regionale del 18 gennaio di quest'anno in ottemperanza alla diffida del Presidente del Consiglio dei Ministri, la discarica santateresina, utilizzata fino ad alcuni anni addietro per il conferimento dei rifiuti solidi urbani non pericolosi e attualmente in gestione post mortem, è stata inserita tra le discariche dismesse della provincia di Messina e il sito risulta da bonificare e potenzialmente inquinato.

La Regione Siciliana ribadisce dunque la chiusura dell’area confermando in toto il contenuto del Piano che il 28 maggio 2015 aveva ricevuto parere favorevole con decreto dei ministeri dell’Ambiente e dei Beni e delle Attività culturali. In quel provvedimento si prendeva atto delle osservazioni inviate dal Comune di S. Teresa il 9 luglio 2014, con le quali i tecnici incaricati dall’Amministrazione sostenevano, dal punto di vista impiantistico, il contrasto del Piano con le direttive nazionali e/o regionali sull’autosufficienza degli ambiti per le strutture di primo e secondo livello finalizzate al ciclo integrato dei rifiuti e si chiedeva che la discarica di contrada Ligoria, esistente per la parte relativa alla vasca di conferimento dei rifiuti non pericolosi, venisse inserita nel Piano al fine di poter completare la piattaforma con l’impiantistica utile alla biostabilizzazione preliminare al conferimento. Il governo nazionale non si è pero espresso sulla questione limitandosi a muovere alla Regione delle osservazioni e delle prescrizioni di carattere tecnico e ambientale sul Piano dei rifiuti. L’amministrazione comunale, tramite il sindaco Cateno De Luca, aveva invece sostenuto come il ministero dell’Ambiente avesse imposto alla Regione Siciliana di accogliere le osservazioni inserendo quindi nel Piano regionale dei rifiuti anche il sito di Ligoria. La riattivazione del sito, dove il Comune ha in mente di procedere con la riprofilatura della vasca di abbancamento esistente fino a 15mila metri cubi e con un ampliamento che porterebbe a 70mila mc la capienza totale, non è stata però prevista da nessun organo competente, come avevamo già scritto nel giugno dello scorso anno (clicca qui per leggere l'articolo)

“Le strategie avviate nel 2013, che coinvolgono gli otto comuni della Val d’Agrò per la riattivazione dell’ex discarica di Ligoria, hanno consentito di vincere il braccio di ferro con la Regione Siciliana che non aveva accolto la nostra proposta di poter smaltire nel nostro territorio i nostri rifiuti – aveva scritto il sindaco nella sua ultima relazione annuale, pubblicata a luglio 2015 –. Attualmente sono in corso le procedure di redazione dei progetti per la realizzazione dell’impianto, in accordo con la Ssr di Messina e che potrebbero consentire di appaltare le relative opere entro dicembre 2016. Presso Ligoria è stato previsto un impianto di biodigestione per lo smaltimento dei rifiuti umidi-organici – concludeva De Luca – quale risultanza della raccolta differenziata prevista nel piano comunale di raccolta garantendo a S. Teresa e ai comuni della Val d’Agrò un’autonomia di circa dieci anni”. Idee e progetti che rimangono fermi al palo, perché sul tavolo del Servizio Autorizzazioni del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti dell’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità non esiste alcun progetto o richiesta di autorizzazione per Ligoria, così come confermato dal dirigente dell’Ufficio, Antonio Patella.

Sulla discarica di Ligoria l’esecutivo di S. Teresa aveva proposto di allestire un’area di stoccaggio del rifiuto secco in accordo con il comune di Pagliara, dove era previsto un impianto di biodigestione della frazione organica. Un'altra idea, in accordo con i comuni di Sant’Alessio Siculo, Forza d’Agrò, Antillo, Limina, Roccafiorita, Casalvecchio Siculo, Savoca, Furci Siculo, Mandanici e Pagliara, vedeva invece la riattivazione del sito santateresino con la realizzazione di un impianto di eco-trattamento del costo di circa 2,5 milioni di euro. Nell’attesa il Comune aveva proposto agli altri dieci centri di utilizzare il terzo modulo esistente a Ligoria, che secondo le normative vigenti all’epoca della sua realizzazione potrebbe ricevere 5mila mc di rifiuti, per lo smaltimento indifferenziato degli scarti in cambio del versamento di una quota pari a 8 euro a tonnellata per il danno ambientale. L'amministrazione comunale dovrà adessso pensare alla bonifica dell'area, così da evitare che nei prossimi anni si presentino problematiche di natura ambientale.

Più informazioni: discarica ligoria  


COMMENTI

Pippo Sturiale | il 29/02/2016 alle 15:18:59

Durante la "riunione del caminetto", il 6 gennaio, Sindaco, Vice & Company, hanno precisato che a Ligoria non ci sarà una discarica. Invece è stato preso l'impegno di adoperarsi per la realizzazione di un centro di compostaggio per l'umido, che rappresenta la frazione più pesante della raccolta differenziata! In effetti la bontà di una RD si giudica da quanto finisce in discarica e se non si superano le percentuali fissate si pagherà una ulteriore tassa su quanto va in discarica. Le leggi renderanno le discariche non più necessarie e si dovrà pensare alla gestione post mortem ... il futuro è nella riduzione, nel riuso, nel riciclo, insomma nel trattamento integrato che annulli le discariche.

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