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La guerra sul cimitero Alì-Alì Terme arriva al Tar: atti non sospesi ma fissata l'udienza
di Andrea Rifatto | 10/03/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/03/2022 | ATTUALITÀ
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Il camposanto "conteso" tra i due comuni
Arriva al Tar di Catania la guerra sul cimitero tra i comuni di Alì e Alì Terme. L’Amministrazione del centro collinare, infatti, ha presentato nelle scorse settimane un ricorso contro i vicini della cittadina termale chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della nota del 17dicembre con la quale il Comune di Alì Terme ha dato parere negativo al progetto di costruzione di 48 nuovi loculi all'interno del cimitero e della delibera del Consiglio comunale di Alì Terme del 27 dicembre 2021 con la quale è stato adottato il piano cimiteriale. Il collegio della Terza sezione del Tar, (presidente Daniele Burzichelli, consiglieri Francesco Bruno e Gustavo Giovanni Rosario Cumin) ha esaminato il caso nell’udienza di ieri e ha ritenuto che “le esigenze cautelari rappresentate in ricorso possano essere adeguatamente soddisfatte mediante la fissazione dell’udienza pubblica ai fini della decisione di merito”. Udienza che è stata fissata per il prossimo 11 maggio. Dunque per il momento gli atti adottati dal Comune di Alì Terme restano validi. Alì è difesa dal Tar dall’avvocato Santi Delia, incarico per una spesa di 15mila 039 euro, mentre Alì Terme dall’avvocato Annalisa Giacobbe e ha stanziato 9mila 271 euro per l’incarico.
Lo scontro tra i due Comuni è ripreso a fine anno dopo che Alì Terme ha bloccato la conferenza di servizi, indetta da Alì per la costruzione di 48 loculi cimiteriali, esprimendo il proprio parere contrario alla nuova iniziativa assunta dal sindaco Natale Rao e dalla sua amministrazione: il sindaco della cittadina termale, Carlo Giaquinta, e il responsabile dell’Area Tecnica, il geometra Aldo Barbera, hanno infatti ritenuto di esprimere parere negativo sotto il profilo urbanistico e della legittimità dell’intervento e dunque la propria contrarietà al progetto edificatorio dei “cugini”collinari, in quanto così come sostenuto dalla bocciatura della prima iniziativa, avvenuta il 26 aprile, ad oggi non è cambiato assolutamente nulla è stata confermata integralmente l’espressione del dissenso, come nel primo caso. Il sindaco di Alì aveva dunque dato incarico all’avvocato Delia e diffidato Alì Terme non solo a revocare in autotutela il diniego prodotto ma anche ad astenersi dall’adottare l’aggiornamento del Piano cimiteriale, senza alcuna concertazione preventiva con il suo Comune: documento che è stato invece approvato all’unanimità dal Consiglio comunale.