La nuova strada per l'abbazia salta a pezzi: cosa si aspetta a chiuderla alle auto? - FOTO
di Andrea Rifatto | 23/10/2021 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 23/10/2021 | ATTUALITÀ
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Uno dei tanti punti saltati
Neanche il tempo di inaugurarla che la nuova strada che circonda l’abbazia dei Santi Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo perde già pezzi. A meno di un anno di distanza dall’avvio dei lavori di conservazione della basilica arabo-normanna e di riqualificazione dell’area esterna che interesseranno anche l’edificio dell’ex monastero, finanziati al Comune con un contributo di 346mila 962 euro concesso dalla Regione, emergono infatti alcuni danni (o difetti) nelle lavorazioni già portate a termine nei mesi scorsi dalla ditta esecutrice, la “Euroinfrastrutture Srl” di Santa Venerina, che ha ottenuto l’appalto per l’importo di 184mila 816 euro. La nuova pavimentazione realizzata dalla zona poco più a monte dell’abbazia, fino al tratto a valle, presenta già parecchi punti dove le pietre posate per formare il lastricato sono saltate e di conseguenza si sono formati dei buchi lungo tutto il tracciato: il problema sembrerebbe essere legato ad una quantità di malta non sufficiente a garantire l’adesione delle pietre al sottofondo e ad evitare che si aprano lesioni nei giunti tra una e l’altra. Ad accentuare la problematica potrebbe aver inciso anche la circostanza che la nuova strada che passa a fianco del prospetto laterale dell’edificio simbolo della valle d’Agrò viene percorsa da autovetture, mezzi pesanti e autobus, mentre vista la nuova pavimentazione dovrebbe essere riservata esclusivamente ai pedoni (come pare sia stato previsto nel progetto almeno nel tratto a valle) così come il piazzale utilizzato come parcheggio. Ma finora i mezzi continuano a transitare per raggiungere la basilica (con il rischio di urtare e danneggiare il prospetto visto che sono stati rimossi i paracarri in cemento installati nei decenni scorsi) e sarebbe opportuno interdire al più presto il transito per evitare ulteriori danni al basolato, altrimenti si rischia di aver speso soldi inutilmente per riqualificare il sito, gestito dal Parco archeologico di Naxos-Taormina in collaborazione con il Comune di Casalvecchio. Il finanziamento regionale prevede anche la creazione del museo immersivo all’interno del monastero, con le sale “Storia della basilica e del monastero”, “Ore di preghiera-ore di lavoro”, “La biblioteca perduta” e “Lo scriptorium e i nove libri”, oltre a caffetteria-bookshop e biglietteria-ufficio.