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La scommessa vinta dai giovani di Savoca: ecco i dipinti di San Michele - FOTO
di Andrea Rifatto | 10/08/2018 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 10/08/2018 | ATTUALITÀ
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Hanno iniziato quasi per gioco, in tre anni hanno ridato luce a quattro opere. I giovani di Save the soul of Savoca-Salviamo i dipinti di San Michele, iniziativa di crowfunding avviata nell’agosto 2015 per restaurare 12 opere settecentesche della più antica chiesa savocese, hanno tracciato un primo bilancio. Più che positivo, al di là delle aspettative. Il resoconto è stato fatto mercoledì sera sul sagrato di San Michele dal comitato guidato da Stefania Pasquale, responsabile della campagna condotta con Marta Rigano, Alessandra Fazio, Lucia Pasquale, Antonello Mantarro e altri giovani, alla presenza del sindaco Nino Bartolotta, del parroco Agostino Giacalone, dell’assessore alla Cultura Enico Salemi e da Diego Cavallaro, istruttore dell’Assessorato regionale dei Beni culturali. “Tutto è iniziato per gioco, un sogno che si è avverato - ha esordito Marta Rigano, che ha condotto la serata - abbiamo risvegliato le coscienze riaprendo una chiesa chiusa per quasi 20 anni con tesori di inestimabile valore,. Questo progetto ha segnato la divisione tra il disfattismo e una nuova idea di rilancio e cambiamento”. “Il nostro obiettivo è salvare i dipinti ma anche tramandare l’anima di Savoca – ha poi spiegato Stefania Pasquale – in tre anni abbiamo raccolto 18mila 800 euro (65mila euro il totale necessario, ndc) e siamo riusciti a restaurare quattro dipinti della parete nord-ovest dell’edificio, due tornati già a Sant Michele dal restauratore (Geraci di Messina), un terzo è stato restaurato direttamente sulla parete (il medaglione di San Gregorio Magno) e il quarto (una scena della battaglia dell’Apocalisse) si trova ancora in laboratorio per la mancanza del supporto. Tutto il denaro è stato investito subito per consolidare il rapporto di fiducia con i donatori, visitatori italiani e stranieri ma anche, ad esempio, persone che hanno canalizzato i loro regali di nozze oppure professionisti che hanno donato le loro prestazioni”. "E pensare - ha ricordato il vicesindaco Giuseppe Trimarchi - che sul finire degli anni '70 stavano intonacando tutte le pareti e i dipinti sarebbero andati persi per sempre. Io mi opposi e bloccai quei lavori scellerati". “Una bellissima avventura in cui si sono messi in gioco i giovani del posto – ha commentato padre Agostino – ed è importante quando a valorizzare il parimonio siano persone della comunità. Questa è per me la chiesa più bella di Savoca e il mio desiderio è dire presto una messa a San Michele”. Il sindaco Bartolotta ha elogiato l’impegno dei promotori di Save the soul: “Siamo una squadra e tutti gli attori protagonisti di questo impegno sono uniti verso un obiettivo: oggi presentiamo un bellissimo risultato agli occhi di tante persone incredule che magari non ci credevano. E sono eventi come questo che segnano il mandato di un sindaco. Innegabile dire che da primo cittadino vorrei vedere anche la chiesa messa in sicurezza. Questa iniziativa sancisce il fallimento delle istituzioni, perché servono sicuramente risorse più importanti e la Regione siciliana non vede alcuni gioielli che ha dietro l’angolo, come questo, dirottando magari le somme altrove. Ma noi non ci scoraggiamo.” Bartolotta annunciato che il Comune stanzierà altri 5mila euro dopo i primi 5mila messi a disposizione nel 2015 e diramerà un avviso pubblico rivolto a imprese e operatori che potranno donare il loro contributo per il restauro dei dipinti ottenendo la defiscalizzazione, trattandosi di contributi per la cultura. L’assessore Salemi ha ringraziato il restauratore per aver messo in sicurezza anche gli antichi stucchi di San Michele, unici nel comprensorio, e ha evidenziato come si stia recuperando anche la storia del borgo. Cavallaro ha chiuso la serata con la spiegazione dell'iconografia dei dipinti e la descrizione del ciclo pittorico della battaglia dell’Apocalisse.