La Settimana Santa a Casalvecchio, antichi riti e tradizioni con la secolare "Cerca"
di Redazione | 27/03/2024 | ATTUALITÀ
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Il particolare rito della "Cerca"
Entrano nel vivo i particolari riti della Settimana Santa a Casalvecchio Siculo, che da sempre attirano e affascinano i fedeli devoti non solo del borgo collinare ma anche dei paesi vicini. Fulcro sarà la chiesa madre di Sant’Onofrio Eremita, retta da padre Alessandro Malaponte, dove si svolgeranno le principali celebrazioni, con la partecipazione dall’Arciconfraternita di San Teodoro Martire e della Confraternita della Santissima Annunziata, la collaborazione del Comune, della Pro Loco e della banda musicale cittadina. Particolarmente suggestiva è la secolare “Cerca” che si tiene nel cuore della notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo e quest’anno a partire dalle mezzanotte di giovedì 28 marzo. Dopo la solenne celebrazione in “Coena Domini” e l’apertura dei sepolcri, le Confraternite di San Teodoro e della Santissima Annunziata indosseranno saio e cappuccio (“babbaluci”) e daranno il via ad una processione annunciata al ritmico suono della “troccula” ed accompagnata da canti di origine antichissima, in un siciliano aulico impregnato degli idiomi dei vari dominatori medievali. Un antico rito, la “Cerca”, che sulla falsa riga della via Crucis mette le confraternite e i fedeli alla ricerca di Gesù nella propria vita: per chi la vive rappresenta un vero percorso di fede, tra canti in dialetto e latino antico tramandati da cantore a cantore. La "Cerca” parte e ritorna nel piazzale antistante la chiesa di San Teodoro e la processione viene aperta da un confrate che porta la croce con accanto altri due che reggono le lanterne, seguiti da altri confrati cantori custodi di queste antichissime tradizioni, che intonano i canti con toni profondi, di dolore mischiato quasi a lamento. Uno dei riti pasquali più seguiti della Val d’Agrò che ormai rappresenta una vera e propria attrazione, seguita e valorizzata, che rievoca storia, cultura e tradizioni e si pone come strumento di promozione di Casalvecchio Siculo. Venerdì 29, alle ore 17 si terrà l’Adorazione della Croce e subito si vivrà un momento molto significativo: la processione delle Varette, ossia sei piccole vare che rappresentano varie immagini della Passione di Cristo: la processione, accompagnata dalla banda, attraversa la via principale del paese e al rientro ogni varetta torna nella propria chiesa. L’Addolorata e il Cristo morto restano in chiesa Madre fino alla giornata del sabato. La domenica di Pasqua, subito dopo la santa messa solenne (10.30), sul sagrato della chiesa madre ci sarà incontro tra la Madonna e Gesù risorto, un momento suggestivo accompagnato dalla banda, dalle confraternite che portano a spalla i due simulacri e accolto con gioia da tanti fedeli. Casalvecchio si conferma dunque culla di antichi riti e tradizioni.