Sabato 23 Novembre 2024
Le nuove restrizioni fino al 3 dicembre. Protesta il presidente della Regione


La Sicilia è zona arancione: ecco tutti i divieti. Musumeci: "Assurdo e irragionevole"

di Redazione | 04/11/2020 | ATTUALITÀ

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L'Isola tra le regioni a rischio intermedio

La Sicilia sarà da venerdì 6 novembre zona arancione. Lo ha annunciato questa sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in diretta durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi per spiegare cosa abbia spinto il Governo a intervenire con un nuovo Dpcm che contiene misure ancora più restrittive rispetto all'ultimo decreto. “I numeri complessivi dei contagi sono in costante aumento e comportano un'alta probabilità che molte regioni superino le soglie critiche delle terapie intensive già nelle prossime settimane - ha spiegato Conte - dobbiamo per forza di cose intervenire”, annunciando quali regioni vengono inserite nelle varie fasce di rischio: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D'Aosta rientrano nelle zone rosse (ad alto rischio), Puglia e Sicilia vengono inserite in quella arancione (intermedio) e tutte le altre in quella gialla (con criticità moderata), cioè Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Molise, Marche, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, compresa la Campania con le restrizioni più lievi previste per l'emergenza Covid. "Se introducessimo misure uniche in tutta Italia produrremmo un duplice effetto negativo - ha aggiunto il premier - non adottare misure veramente efficaci dove c'è maggior rischio e imporremo misure irragionevolmente restrittive dove la situazione è meno grave. Non ci sono territori che possono sottrarsi alle misure restrittive, la pandemia corre ovunque”. Il nuovo Dpcm entra in vigore venerdì 6 e scadrà il 3 dicembre.

Musumeci, Sicilia in zona arancione? Assurdo e irragionevole
"La scelta del governo nazionale di relegare la Sicilia a "zona arancione" appare assurda e irragionevole. L'ho detto e ripetuto stasera al ministro della Salute Speranza, che ha voluto adottare la grave decisione senza alcuna preventiva intesa con la Regione e al di fuori di ogni legittima spiegazione scientifica". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, commentando l'inserimento dell'Isola nella "zona arancione". "Un dato per tutti - prosegue - oggi  la Campania ha avuto oltre quattromila nuovi positivi; la Sicilia poco più di mille. La Campania ha quasi 55mila positivi, la Sicilia 18mila. Vogliamo parlare del Lazio? Ricovera oggi 2.317 positivi a fronte dei 1.100 siciliani, con 217 in terapia intensiva a fronte dei nostri 148. Eppure, Campania e Lazio sono assegnate a "zona gialla". Perchè questa spasmodica voglia di colpire anzitempo centinaia di migliaia di imprese siciliane? Al governo Conte chiediamo di modificare il provvedimento, perchè ingiusto e ingiustificato. Le furbizie non pagano". Tra i 21 parametri considerati per stabilire l'inclusione in una fascia ci sono il numero dei casi sintomatici, i ricoveri, i casi nelle Rsa, la percentuale di tamponi positivi, il tempo medio tra sintomi e diagnosi, il numero di nuovi focolai e l’occupazione dei posti letto sulla base dell’effettiva disponibilità: proprio quest'ultimo parametro avrebbe spinto il Governo a classificare la Sicilia come zona arancione, in quanto l'isola è arivata al 25% di occupazione delle rianimazioni (la soglia di pericolo è fissata a 30) e al 33% di riempimento dei letti per i pazienti meno gravi )soglia fisata al 40%).

Le restrizioni per le zone arancioni

Spostamenti
Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una regione all’altra e da un comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute e necessità. Raccomandato di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio comune.

Ristorazione
Sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale a condizione che vengano rispettati i protocolli o le linee guida diretti a prevenire o contenere il contagio. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico sanitarie sia per l'attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti

Commercio 
Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche in bar e tabaccherie

Luoghi pubblici
Chiusi musei e mostre. Chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Aperti i centri sportivi

Scuole e università
Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e i laboratori

Trasporti
Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico


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