"La Sicilia nei corti scolastici", a Giardini cinema e scuola tra sogni e aspettative
di Redazione | 04/03/2024 | ATTUALITÀ
di Redazione | 04/03/2024 | ATTUALITÀ
656 Lettori unici
Vasta e Zappoli (Cst) con Massimo Caminiti (Cinit)
I cortometraggi realizzati dagli istituti scolastici della regione, nell’ambito del Piano nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, sono stati protagonisti al convegno di studio “La Sicilia nei corti scolastici, esiti e prospettive”, promosso dal Centro Studi Cinematografici di Roma in collaborazione con il Liceo “Boggio Lera” di Catania. Nel corso della manifestazione sono stati proiettati sei cortometraggi prodotti da istituti comprensivi e licei siciliani che hanno visto gli studenti “misurarsi con il loro territorio, con i loro sogni e le loro aspettative, trasferendoli in immagini cinematografiche” come ha sottolineato in apertura il presidente del Csc di Roma, Giancarlo Zappoli: tra le tematiche affrontate l’importanza dell’amicizia e dell’inclusione in “Buon compleanno Luca” (Liceo “Boggio Lera” di Catania), “Il prezzo dell’amicizia”, (Ic “De Roberto” di Zafferana Etnea) e in “Una gara da perdere” (Liceo classico “Verga” di Fiumefreddo di Sicilia); il disagio di chi abbandona troppo presto la scuola in “La scelta giusta” (Ic “D’Arrigo” di Alì Terme), e la paura delle responsabilità della vita adulta in “Di cosa è fatto il posto che chiami casa” (Liceo scientifico “Volta” di Caltanissetta). Infine, una rivisitazione de “La Giara” di Pirandello nell’omonimo booktrailer dell’Istituto superiore “Caminiti- Trimarchi” di Giardini Naxos. L’evento, introdotto dal presidente regionale del Csc siciliano, Ignazio Vasta, ha messo in primo piano il significato e l’importanza dell’azione formativa dei progetti di educazione all’immagine promossi dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione nella pratica didattica delle scuole che hanno beneficiato dei fondi del bando cinema 2023. Molti gli studenti intervenuti, che hanno raccontato l’emozionante avventura affrontata per la prima volta nel ruolo di attori, operatori della macchina da presa, assistenti alla regia, ma soprattutto nell’elaborazione accurata del soggetto, della sceneggiatura, nell’approfondimento del profilo psicologico dei personaggi, per rendere la storia verosimile e avvincente all’interno di una precisa cornice spazio-temporale. Una sperimentazione didattica che secondo quanto affermato dai dirigenti scolastici presenti alla manifestazione ha contribuito sensibilmente ad arricchire e far crescere non solo gli studenti che vi hanno preso parte, ma l’intera comunità scolastica.