Sabato 23 Novembre 2024
Lo ha stabilito il Governo a partire da lunedì. La Regione chiede ristori immediati


La Sicilia torna in zona arancione, Musumeci: "Amareggiati, ma decisione prudenziale"

di Redazione | 12/03/2021 | ATTUALITÀ

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Da lunedì anche la Sicilia entrerà in zona arancione. Lo ha deciso oggi il governo nazionale, che ha approvato un decreto legge con le nuove misure anti-Covid. Da lunedì 15 marzo fino al 6 aprile le regioni che avranno un numero settimanale di casi superiore a 250 ogni 100.000 abitanti passeranno automaticamente in zona rossa. Tutta Italia sarà comunque in zona rossa a Pasqua e Pasquetta, per la precisione dal 3 al 5 aprile compresi. Scompare, dunque, la zona gialla e le regioni che hanno dati da zona gialla saranno classificate in zona arancione. Nelle regioni arancioni è consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22. Il limite massimo però è di due persone oltre a quelle conviventi. I minori di 14 anni non si contano, e quindi possono aggiungersi ad esempio ai genitori che visitano i nonni, così come i disabili o non autosufficienti conviventi. 

“Provoca tanta amarezza questa decisione adottata con un decreto legge, a cui non possiamo assolutamente opporci, nonostante i dati della Sicilia da qualche giorno siano confortanti - ha commentato il presidente della Regione, Nello Musumeci - abbiamo infatti parametri assolutamente in linea con una condizione di non emergenza, non c’è pressione ospedaliera, ci sono meno ricoveri in terapia intensiva, anche se negli ultimi giorni sono aumentati i contagi. È un provvedimento adottato per prevenzione, prudenza, e però ci fa tanta rabbia. Se accanto a questo provvedimento il Governo si preoccupasse di affrettare la concessione delle misure di sostegno agli operatori economici, piangeremmo con un occhio e almeno limiteremmo i danni. Anche oggi in un collegamento con la Conferenza delle Regioni ho avuto la necessità di manifestare al ministro Maria Stella Gelmini quanto si renda necessario per gli operatori economici siciliani, che hanno respirato per alcuni giorni, ricevere subito sostegni, ossigeno per potere superare queste future settimane che non preannunciano certamente una apertura immediata. Utilizziamo questi giorni per far procedere velocemente la campagna vaccinale, almeno quelli cui spetta il proprio turno - ha aggiunto il governatore - convinciamo i recalcitranti, quelli timorosi, a poterlo e doverlo fare perché rimane l’unica strada percorribile per evitare il contagio tutti hanno diritto a tornare il prima possibile alla normalità.Se non arrivano le dosi necessarie, nonostante in un giorno potremmo vaccinare anche 20mila siciliani, non possiamo far nulla ma c’è qualche filo di speranza. Mi auguro che il Governo nazionale faccia per intero la propria parte, noi stiamo pressando giorno dopo giorno - ha concluso Musumeci - ho chiesto al ministro per l’Economia un incontro, sto vicino alla nostra comunità assieme a tutto il governo regionale, è il periodo più buio oltre il quale comincia a intravedersi la luce”.


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