Giovedì 21 Novembre 2024
La Regione ha stabilito le zone non fruibili. I bagnanti sperano che le acque siano pulite


La stagione balneare parte l'1 maggio: da Giardini a Messina 2 km di mare non balneabile

di Andrea Rifatto | 20/04/2023 | ATTUALITÀ

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Partirà l’1 maggio la stagione balneare 2023. Lo ha stabilito l’Assessorato regionale della Salute, con il decreto che puntualmente viene esitato per disciplinare il monitoraggio delle acque marine e individuare le zone di mare precluse alla balneazione per inquinamento o altri motivi. L’atto, emanato dal Dipartimento attività sanitarie e Osservatorio epidemiologico, fissa anche la conclusione della stagione al 31 ottobre. Nel comprensorio jonico, tra i comuni di Giardini Naxos e Scaletta Zanclea, sono poco più di due chilometri i tratti di costa non balneabili per varie motivazioni, esattamente 2.270 metri. A Giardini Naxos sono off limits per motivi di inquinamento la zona dalla foce del fiume Alcantara sino a 400 metri in direzione nord e i 350 metri dell’area portuale (dalla radice barriere frangiflutti alla radice molo di sopraflutto), per un totale di 750 metri di mare dove non sarà possibile tuffarsi. Proseguendo verso nord, i divieti sono previsti nei tratti di mare interessati dalle immissioni delle condotte sottomarine dei depuratori, motivo che ha portato la Regione a disporre a scopo precauzionale e in via cautelativa lo stop alla balneazione per otto comuni jonici, per un totale di 1,220 km. I tratti di costa classificati come non balneabili sono stati individuati a Letojanni, dove il divieto interessa un tratto di 200 metri in direzione del torrente San Filippo, in corrispondenza del depuratore; Sant'Alessio Siculo (100 metri in direzione nord e 100 metri in direzione sud dal torrente Salice, dove scarica il depuratore utilizzato anche da Forza d’Agrò, e altri 150 metri dalla foce del torrente Agrò verso sud); Santa Teresa di Riva (150 metri verso nord dalla foce del torrente Agrò, in direzione del depuratore utilizzato anche da Savoca); Furci Siculo (160 metri verso sud dalla foce del Pagliara) vista la presenza del depuratore consortile con Roccalumera, Furci e Pagliara); Roccalumera (160 metri verso nord dalla foce del torrente Pagliara); Nizza di Sicilia (100 metri direzione nord dal torrente Fiumedinisi), Alì Terme (100 metri in direzione nord dal Fiumedinisi) a causa dello scarico del depuratore di Nizza, Alì Terme e Fiumedinisi. 

Inoltre per motivi di sicurezza non è balneabile un tratto di 300 metri a Taormina, da 100 metri a ovest a 100 metri a est della Grotta Azzurra a Capo Taormina. Il campionamento delle acque avrà inizio a maggio e terminerà a ottobre e sarà di competenza dell’Asp, che dovrà inserire periodicamente i risultati nel portale ministeriale “Acque di balneazione”, mentre i prelievi di pre-campionamento possono essere effettuati da aprile. I sindaci dovranno adesso emettere le ordinanze e apporre i cartelli che indicano il divieto di balneazione, almeno in due lingue, per informare i bagnanti. Al di là dei divieti annuali, l’auspicio dei bagnanti è che il mare non sia solcato come ogni stagione estiva da scie di reflui fognari e sporcizia, la cui provenienza continua ad essere ignota nonostante negli ultimi anni si siano susseguiti incontri, anche alla Regione, per affrontare un problema finora rimasto irrisolto.


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