La stangata rifiuti a Santa Teresa di Riva: bollette raddoppiate e aumenti fino al 300%
di Andrea Rifatto | 03/11/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 03/11/2023 | ATTUALITÀ
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Non è solo l'indifferenziato ad incidere sulla bolletta
Erano stati annunciati dall’Amministrazione comunale come normali ritocchi e aumenti lievi, ma in questi giorni per cittadini e imprenditori di Santa Teresa di Riva è arrivata la brutta sorpresa. La bolletta della tassa rifiuti 2023 è infatti una vera e propria stangata per famiglie e imprese, che dovranno versare al Comune cifre parecchio più alte rispetto al passato. Gli aumenti superano anche il 100%, visto che ci sono casi di bollette più che raddoppiate rispetto al 2022, soprattutto per le utenze non domestiche. E ad incidere notevolmente è la parte variabile della Tarip, calcolata in base alla quantità di rifiuti conferiti ma sulla quale pesano anche i servizi forniti e l’entità dei costi di gestione, che hanno prodotto incrementi anche del 300%, ossia il quadruplo rispetto al 2022. Dunque il principio “chi inquina paga” non trova piena applicazione, visto che anche i cittadini più virtuosi si sono visti recapitare conti salati da pagare al Comune. Ecco alcuni esempi: un esercizio commerciale con una superficie da 80 metri quadrati passa dai 166 euro del 2022 ai 327 euro del 2023, con un incremento del 97% e la quota variabile salita da 47 a 188 euro, ossia un aumento del 300%; un negozio da 24 metri quadrati, che nel 2022 ha pagato una bolletta da 84 euro, arriva invece a 237 euro, dunque quasi il triplo corrispondente ad un incremento del 182%. Nel caso delle utenze domestiche, un’abitazione da 41 metri quadrati con un componente passa da 82 a 119 euro (+45%), nel caso di tre componenti su 296 metri quadrati si va dai 484 euro del 2022 ai 564 euro del 2023 (+16%). Tante le segnalazioni che giungono in questi giorni: “La mia bolletta è quasi raddoppiata - commenta una contribuente - lo scorso anno ho pagato 91 euro, quest'anno per le prime due rate chiedono 167 euro, la mia è una casa di villeggiatura e quest'estate l'ho sfruttata solo 15 giorni, non continuativi, e tante volte i rifiuti li portavo nella casa di residenza. Chiederò al mio avvocato ed al mio commercialista come fare”. Nel caso di un ufficio il titolare dell’utenza segnala un aumento da 107 a 261 euro (+143%) per una superficie di 38 mq e ci sono anche utenti che sono residenti in altre regioni, soprattutto del Nord, e sottolineano il paradosso di dover pagare una bolletta più salata a Santa Teresa di Riva, dove permangono solo un mese l’anno, rispetto all’immobile in cui vivono stabilmente. Se le tariffe non hanno subito aumenti spropositati (+2,24% per la parte fissa uso domestico, +10,59% uso non domestico e +3,90% per la parte variabile), ad incidere è invece il costo totale del servizio, passato da 1 milione 706mila 501 a 1 milione 807mila 915 euro e ripartito su tutti i contribuenti. “L’aumento dei costi è dovuto in massima parte alle maggiori spese per lo smaltimento del residuo secco, passate da circa 250 a circa 414 euro/tonnellata - spiegano dal Comune - alla mancanza di impianti in Sicilia, al fatto che il rifiuto vada smaltito all’estero e all’aumento del valore d’inflazione”. Ci sono stati mesi, infatti, in cui le spese per le discariche sono passate da 9mila a 40mila euro. La quota variabile della bolletta è stata calcolata in base ai chilogrammi di indifferenziato raccolti nel 2022 e per quanti sforeranno le stime e i quantitativi addebitati d’ufficio arriverà la terza rata, che farà aumentare ulteriormente la bolletta. Nel 2022 la quantità di differenziata è scesa da 2.792 a 2.617 tonnellate e l’indifferenziato è passato da 867 a 985 tonnellate: per arrivare a bollette più leggere non resta altra soluzione che migliorare la differenziata (scesa dal 76,29% del 2021 al 72,66% del 2022) aumentando la separazione dei rifiuti e riducendo al minimo ciò che finisce in discarica.