L’addio di Nizza alle sorelle: "Sara ha dato la vita per Cosima, non c’è amore più grande"
di Andrea Rifatto | 15/02/2020 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 15/02/2020 | ATTUALITÀ
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Le salme all'uscita dalla chiesa e le sorelle Cosima e Sara
“Non c’è amore più grande di chi dà la vita per i propri amici”. Don Angelo Isaja cita un passo del Vangelo durante l’omelia dei funerali di Cosima Pellizzeri e Sara Manoti, le sorelle di 96 e 89 anni morte al’alba di mercoledì nell’incendio della loro abitazione sul lungomare di Nizza di Sicilia. La chiesa di San Giuseppe è gremita all’inverosimile, così come la piazza antistante. Il paese si è fermato da mezzogiorno al termine dei funerali per il lutto cittadino proclamato dal sindaco Piero Briguglio. Le saracinesche dei negozi sono rimaste abbassate, sugli edifici pubblici le bandiere sono rimaste mezz’asta. Il sacerdote ricostruisce quei momenti terribili, in cui Sara e la terza sorella, l’87enne Giovanna, hanno provato a spegnere le fiamme gettando dell’acqua: mentre Giovanna è andata in strada a chiedere aiuto, Sara è rientrata in casa per cercare di salvare Cosima, non vedente e costretta a letto da tempo. Ma ha trovato anche lei la morte. “Sara ha terminato la sua vita per dare soccorso a Cosima, sprezzante di ogni cosa per amore verso la sorella, che trattava come una principessa – ha detto don Isaja – il suo gesto ci lascia un grande insegnamento. Questo è Vangelo vissuto, non a parole ma con gesti concreti: chi avrebbe avuto il coraggio in quel momento di fare quel gesto, senza nessuna sicurezza, di entrare in mezzo alle fiamme? Sara l’ha fatto, il suo è stato un sacrificio d’amore”. In prima fila in chiesa anche Giovanna, profondamente segnata dalla tragedia: “Come stai Nannina?” le chiede don Isaja: l‘anziana risponde con un cenno, il dolore che porta dentro è devastante. “Queste morti sono una pagina di Vangelo che si è realizzata, grazie al Signore per aver donato queste piccole grandi donne – aggiunge il sacerdote – purtroppo sono tragedie che siamo abituati a vedere in tv, lontane da noi, ma che succedono e non ci sono risposte. Di certo vico Marina non sarà più lo stesso senza queste sorelle, la loro vita è stata un esempio per tutti”. Al termine della funzione prende la parola il sindaco Piero Briguglio: “Un momento duro per Nizza – dice – la comunità si unisce alla famiglia in segno di rispetto e partecipazione al profondo dolore”. Poi le due bare escono in corteo tre due ali di folla, portate a spalla per l’ultimo viaggio: tutta Nizza saluta Cosima e Sara e le ricorda sorridenti su quella panchina di vico Marina, che rimarrà per sempre vuota. Su quel che resta della loro casa qualcuno ha appeso un mazzo di fiori: il profumo si diffonde nel vicolo e infrange per un attimo l'odore di bruciato e morte che il paese non dimenticherà mai.