Sabato 21 Dicembre 2024
In 15 attendono le spettanze di febbraio. Chiesti diversi incontri con l'Ato Me4


Lavoratori ex Ato S. Teresa ancora senza stipendio. La Cisl: “Discriminazione gravissima"

di Redazione | 17/03/2017 | ATTUALITÀ

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I lavoratori ex Ato con Valerio Bernava (Fit Cisl)

Tardano ancora a essere pagati gli stipendi del mese di febbraio ai 15 lavoratori del settore rifiuti in servizio a S. Teresa di Riva che fino al 3 marzo sono stati alle dipendenze dell’Ato Me4, prima del passaggio alla Srr Messina Area Metropolitana. Risolta la questione contrattuale, rimane infatti in piedi la vertenza relativa alle spettanze del mese scorso, durante il quale i lavoratori, per pure beghe amministrative e burocratiche dovute ad un rimpallo di responsabilità tra Srr, Ato, Comune di S. Teresa e gestore del servizio, sono rimasti a disposizione dell’Ato Me 4 presso il Centro di raccolta di Furci Siculo, senza essere utilizzati in maniera operativa. La vicenda viene seguita dalla Fit Cisl di Messina e in particolare dal responsabile per la zona jonica, Valerio Bernava. “Riteniamo che la già grave discriminazione perpetrata dall’Ato M 4 durante il mese in cui i lavoratori sono stati a disposizione non possa continuare a gravare sui lavoratori anche dal punto di vista retributivo – esordisce Bernava – e a nostro avviso è gravissimo il fatto che ad oggi siano stati predisposti i pagamenti di tutti i dipendenti dell’Ato Me4 tranne i 15 di S. Teresa, nonostante le ripetute richieste di incontro che la Fit Cisl ha inoltrato per chiarire la situazione e che fino ad oggi non hanno trovato alcuna risposta. Non è possibile fare discriminazioni tra lavoratori della stessa azienda senza che tra essi ci sia una formale differenza, perché ci teniamo a ricordarlo che alla scadenza del comando con la ditta Onofaro, giorno 1 febbraio, i lavoratori sono tornati in capo all’Ato conservando lo status, tutti i diritti e le posizioni che occupavano prima del comando, che è per definizione un istituto temporaneo nel quale un lavoratore di una ditta viene utilizzato da un’altra fino a scadenza del contratto senza che questa situazione comprometta in alcun modo lo status del lavoratore all’interno dell’azienda comandante”. Il sindacato ha chiesto un incontro per risolvere la vicenda giovedì scorso e martedì, senza però ottenere alcuna risposta.

Il responsabile Fit cisl evidenzia come i lavoratori non possano essere la vittima sacrificale “di un sistema che gioca con un rimpallo di responsabilità e di inefficienze amministrative”. “A nostro avviso deve essere immediatamente garantita la retribuzione ai lavoratori da parte dell’Ato Me4 in quanto datori di lavoro – rimarca Valerio Bernava – per poi demandare ad un secondo momento l’eventuale ricerca di responsabilità in merito alla situazione venutasi a creare nel mese di febbraio. I lavoratori che vivono di quello stipendio non possono aspettare i tempi di una palude burocratica della quale non sono responsabili. Come sindacato siamo pronti ad avviare un confronto immediato per risolvere la questione in tempi brevissimi e in caso contrario siamo e resteremo al fianco dei lavoratori che hanno pieno diritto al loro salario al pari degli altri colleghi dell’Ato Me4”.


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