Lavoratori rifiuti, due giorni di sciopero tra Jonica e Alcantara
di Redazione | 10/07/2016 | ATTUALITÀ
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Si prevedono due giorni disagi nei comuni del comprensorio jonico e della valle dell’Alcantara. Mercoledì 13 e giovedì 14 luglio gli operatori dell’Ato Messina 4 incroceranno le braccia per partecipare allo sciopero nazionale per il rinnovo del contratto collettivo nazionale del settore igiene ambientale indetto da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel. Per 48 ore saranno garantiti soltanto i servizi essenziali. I due giorni di protesta seguono quelli già fatti il 30 maggio ed il 15 giugno per il rinnovo del contratto scaduto da oltre 30 mesi, il 31 dicembre 2013. La decisione è stata presa in seguito alle assemblee dei lavoratori dell’Ato 4, nel corso delle quali è stato fatto il punto della situazione rispetto alla mobilitazione ed alla partecipazione allo sciopero nazionale di categoria dele 13 e 14. “L’obiettivo dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali – spiega il segretario provinciale della Fp Cgil, Carmelo Pino – è migliorare i turni ed i pesantissimi carichi di lavoro, migliorare le regole sugli appalti e sui passaggi di gestione, ampliare le garanzie sulla salute e sulla sicurezza, evitare il potere discrezionale sui licenziamenti facili e garantire il giusto salario”. Lo sciopero punta anche a tutelare i cittadini perché secondo le sigle sindacali i servizi ambientali e di raccolta e smaltimento dei rifiuti possono costare molto meno. “A tutto ciò nei territori dell’Ato Messina 4 – aggiunge Pino – si aggiunge la comunicazione del commissario straordinario Ettore Ragusa con la quale fa sapere, che stante cosi la situazione, non potrà fare fronte al pagamento dello stipendio di giugno dei lavoratori e della quattordicesima mensilità in scadenza il 15 di luglio. Ciò per il mancato pagamento dei servizi di molti Comuni soci dell’Ato Me4. Ovviamente – conclude Pino – i disagi in quei giorni saranno notevolissimi per i cittadini che insieme ai lavoratori sono le vittime sacrificali di un sistema che ormai non regge più”. La protesta non interesserà i comuni di Taormina, dove opera Messinambiente, e S. Teresa di Riva, che gestisce il servizio tramite l'Aro comunale.