Lavoro minorile, a Roccalumera la preoccupante analisi della presidente nazionale Unicef
di Andrea Rifatto | 17/11/2022 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 17/11/2022 | ATTUALITÀ
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Turiano, Mastroeni, Faranda, Argiroffi, Pace, Cannizzo e Foti
Sono preoccupanti i dati riguardanti il lavoro minorile nel nostro Paese: secondo l’Inps nel 2020 vi erano 7.772 minorenni che lavoravano con contratto irregolare, mentre Inail presume ci siano circa 28mila minorenni che lavorano in modo irregolare, di cui il 50% sono migranti non accompagnati. Ne ha discusso martedì all’Antica Filanda di Roccalumera la presidente nazionale Unicef, Carmela Pace, nel corso di una conferenza organizzata dal Comitato provinciale presieduto da Angela Rizzo Faranda. “Nei mesi scorsi sono stata ascoltata in Senato dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati - ha ricordato Pace - e abbiamo creato un Osservatorio per la prevenzione dei danni alla salute da lavoro minorile sia regolare che illegale, che parte dall'analisi dei danni provocati alla salute del minorenne dovuti all'esposizione a rischi lavorativi e dalle modalità di identificazione di tali rischi e pericoli sul posto di lavoro”. Tra le proposte avanzate da Unicef anche quella di creare un registro differenziato degli accessi ai pronto soccorso, per far emergere subito quali siano le vittime di infortunio, soprattutto minori, che spesso si tendono a nascondere. L’organizzazione sta svolgendo anche campagne di rilevamento dati insieme all’Ordine dei Commercialisti, la Società Italiana di Pediatria e l’Associazione Italiana Aziende Ospedaliere Pediatriche. “Ancora oggi abbiamo un’alta percentuale di minorenni che lavorano nel tessile, nell’edilizia e nell’industria pesante - ha aggiunto la presidente Unicef - e lo sfruttamento li allontana dalle scuole, esponendoli a violazioni multiple dei loro diritti in un’età non idonea al lavoro”. Un problema sul quale spesso c’è una scarsa percezione e e una elevata sottovalutazione. A portare i saluti dell’Amministrazione comunale è stato il sindaco Gaetano Argiroffi, che si è detto orgoglioso di ospitare Carmela Pace. La prima parte della conferenza è stata dedicata all’Antica Filanda: tra i relatori Giuseppe Turiano, nipote del proprietario della struttura, che ha rievocato la presenza delle tre filande della famiglia Papandrea a Roccalumera (ne rimane solo una), dello sviluppo economico che produssero fino agli Anni ’30 e della grande emancipazione che ebbero le donne in quel periodo, ben 47 su 49 addetti alla filanda tra cui anche parecchie bambine sopra i 12 anni, sottolineando come l’attività delle filande sia stata dimenticata dalle istituzioni e non sia stata riconosciuta la loro importanza economica; Beatrice Mastroeni ha invece ricordato la tradizione del gelso, della bachicoltura e della produzione della seta, anche grazie ai racconti della madre, mentre Ninuccia Foti (presidente dell’Osservatorio per i beni culturali dell’Unione dei Comuni) ha sottolineato l’importanza di coinvolgere gli studenti per non dimenticare queste realtà e ricostruirne la storia. La presidente del Comitato Unicef di Siracusa, Pina Cannizzo, ha invece illustrato come sia cambiato il lavoro minorile nell’arte. La presidente Pace, insieme ai soci del Centro nazionale studi Pirandelliani di Siracusa da lui presieduto, ha poi visitato il Parco Letterario “Salvatore Quasimodo” ospitata dai presidenti Carlo e Sergio Mastroeni.