Le donne della riviera jonica a Savoca: “Stop a violenza e femminicidio" - FOTO
di Andrea Rifatto | 12/03/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 12/03/2017 | ATTUALITÀ
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Il tappeto steso nel centro storico di Savoca
Il vero amore non uccide, perché la donna è stata creata per essere amata e protetta. Il grido contro ogni forma di violenza e privazione della libertà, che spesso sfocia purtroppo nell’uccisione di fidanzate, mogli, figlie, risuona in tutta la riviera jonica, da Mandanici a Savoca, dopo oggi si è svolta la seconda edizione de “Il tappeto della vita itinerante”, manifestazione ideata nel borgo mandanicese lo scorso novembre su iniziativa del presidente del Consiglio comunale, Anna Misiti. Lungo le vie del centro storico di uno de “I Borghi più belli d’Italia”, a partire dalla porta della città fino ad arrivare alla chiesa di San Nicolò, è stato srotolato un tappeto lungo circa 200 metri, realizzato unendo i drappi cuciti da donne, parrocchie, scuole, associazioni e amministrazioni locali, a simboleggiare la forza e dell’unione delle donne per diffondere la cultura della non violenza. Il “tappeto della vita” è stato benedetto alla porta della città dai sacerdoti Agostino Giacalone e Francesco Broccio, alla presenza di numerose donne provenienti da vari comuni della riviera jonica, amministratori, rappresentanti di associazioni e studenti dell’Istituto comprensivo di S. Teresa e dell’Istituto superiore “Caminiti-Trimarchi”. I partecipanti all’evento, coordinato dall’assessore ai Servizi sociali Maria Carmela Miuccio, che ha voluto far sì che anche Savoca ospitasse la manifestazione per rimarcare l’impegno costante in difesa delle donne, si sono poi incamminati lungo via San Nicolò per raggiungere l'omonima chiesa e dibattere sul tema della violenza sulle donne. Gli studenti del Comprensivo, rappresentato dalla vicepreside Domenica Sturiale, hanno messo in scena un commovente monologo sulla storia di Marina, una ragazza di 25 anni passata dalla gioia per aver trovato l’amore alla morte per mano del suo compagno, prima di dare spazio agli interventi dei relatori. Il sindaco, Antonino Bartolotta, si è detto lieto di ospitare l’originale iniziativa nel suo comune, per ricordare che la problematica esiste e va affrontata. “È importante agire con la prevenzione e fornire i giusti insegnamenti a scuola – ha sottolineato la dirigente del “Caminiti-Trimarchi, Carmela Maria Lipari – per formare persone libere e rispettose che rimangano distanti dalla violenza. E la cultura è un’arma importante per formare le coscienze”. Anna Misiti, ideatrice del “Tappeto per la vita”, ha spiegato che l’iniziativa è nata in quanto l’amministrazione di Mandanici ha sentito l’esigenza di diffondere il messaggio della cultura della non violenza. “Noi istituzioni abbiamo il dovere di non rimanere indifferenti, dobbiamo dare voce a chi subisce e dare gli strumenti a chi non ha forza di denunciare” – ha evidenziato, ricordando che nel 2017 sono già 11 i casi di femminicidio. “Mandanici è fiera che iniziativa possa continuare e propongo di formare a livello istituzionale un comitato intercomunale per organizzare la manifestazione negli altri comuni e far sì che tutta la riviera jonica dica stop a violenza e femminicidio”. Carmen Currò, presidente del Centro donne antiviolenza di Messina, ha ricordato invece come la violenza derivante da raptus di gelosia verso le donne manifestai l’assenza di una concezione rispettosa verso gli altri: “L’amore non viene concepito come rispetto dell'altro e spesso non si riesce ad allontanarsi da chi commette soprusi perché si crede nell'amore. Non dimentichiamo che è pesante anche la violenza psicologica, che va arginata con azioni di prevenzione sui giovani”. Cettina La Torre, presidente del Centro antiviolenza “Al tuo fianco “ con sede a Furci, ha spiegato come ancora oggi sia difficile capire violenza psicologica: “Il nostro Centro assiste molte donne e ricordiamo sempre che denunciando gli uomini violenti le cose non possono che cambiare, perché la gelosia è la negazione dell’amore e la donna non deve sentirsi in colpa ma reagire”. Tra i relatori presente anche Angela Muscolino, presidente Fidapa S. Teresa.