Le mire di De Luca su Giardini: la guerra inizia dal "buco" sul Consorzio Rete Fognante
di Andrea Rifatto | 18/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 18/09/2023 | ATTUALITÀ
1255 Lettori unici | Commenti 1
I crediti del Consorzio al centro delle polemiche
Le mire di Cateno De Luca su Giardini Naxos escono allo scoperto. Al voto si andrà fra tre anni ma il sindaco di Taormina inizia a gettare le basi di un progetto politico e si scaglia sull’Amministrazione comunale della città costiera. Il pretesto utilizzato ieri è la situazione debitoria denunciata già nelle scorse settimane tra Palazzo dei Naxioti e il Consorzio Rete Fognante. Nel Consiglio giardinese di martedì scorso l’assessore al Bilancio, Salvatore Spartà, ha evidenziato di aver trovato “incongruenze e contenuti impropri nei documenti contabili”, citando il caso dei soli 50mila previsti nel pluriennale 2022-2024 come quota annua da versare al Consorzio, a differenza dei 900mila euro inseriti negli anni passati, annunciando che sarebbero stati stanziati nel redigendo bilancio 2023 almeno 1,4 milioni di euro per saldare il dovuto, visto anche l’aumento dei costi dell’energia elettrica. Affermazioni che hanno “acceso” De Luca, che ha accusato il collega naxiota Giorgio Stracuzzi di redigere bilanci falsi: “A causa dei ritardi dei Comuni di Taormina e Giardini Naxos nel pagare le quote al Consorzio Rete Fognante, si è generato un danno erariale di circa 400mila euro l’anno - sostiene il sindaco taorminese - per il mantenimento del regime di salvaguardia del contratto di fornitura elettrica. Al mio arrivo ho pagato tutto il pregresso e il 50% del 2023, Giardini Naxos deve 2 milioni circa per il passato e 1,5 milioni per il 2023 e nel bilancio del 2022-2023 prevede solo 50mila euro? Non è pensabile che io faccia sacrifici e gli altri bilanci falsi, se la giunta non esita un bilancio veritiero presenterò una denuncia”. La nomina del nuovo assessore tecnico, l’ex deluchiano Ivano Cantello non è andata giù a Cateno De Luca: “Possono portare assessori-scienziati anche dalla luna, Cantello è ancora senza deleghe ed è arrivato in quota Lega-Nino Germanà, sono nomine politiche che non servono a niente, è umiliante - ha sostenuto - sono vicino alla comunità mai caduta così in basso, mi spiace e mi piange il cuore perchè Giardini Naxos è una miniera, quel porticciolo lo trasformerei non avete idea in che cosa…”. Tra “vaffa” e accuse di “stupro” alla città, critiche sono piovute anche sull’assessore Spartà: “Noi abbiamo pagato, voi ve ne siete fregati, tu che sei assessore alla ‘patatina’ (sarebbe il bilancio, secondo il sindaco) dacci i soldi”. Affermazioni sgradite dal sindaco Stracuzzi, che per il momento ha preferito non commentare, mentre l’assessore Spartà, insediatosi a giugno, ha ribadito che “i 50mila euro per il 2023 e 2024 sono stati inseriti nel bilancio pluriennale approvato nel 2022, mentre sui 900mila euro del 2022 ho data immediata disposizione al pagamento, molto prima di Taormina. In 40 anni di lavoro, di cui molti svolti ‘accanto’ all’onorevole De Luca, non ho mai prodotto nulla di falso e non inizierò ora - sottolinea l’assessore al Bilancio di Giardini Naxos - sono un tecnico, non un antideluchiano, e non ho la capacità di fare il politico. Da gennaio 2023, cioè dopo il cambio del responsabile della Ragioneria, i revisori segnalano anch'essi anomalie che in questi due mesi sto riscontrando anche io. E che stanno facendo slittare l'approvazione del Rendiconto 2022 di giorno in giorno (perché è bene e giusto, che i conti siano corretti). Naturalmente questa anomalia e altre, nel bilancio di previsione 2023 e in quello di previsione 2024, che ho dato disposizione scritta che si prepareranno congiuntamente, si dovranno superare. Abbiamo dato mandato a due legali per verificare se ci siano estremi di azioni di responsabilità per questa e altre situazioni anomale, che si dovranno superare. Se così non sarà, vuole dire che non riesco o non potrò assolvere e ne trarrò le conseguenze”. Per Alfredo Elia Mandri, presidente del Consorzio Rete Fognante, “Giardini Naxos deve versare 1,8 milioni sul pregresso e 1,4 sulla competenza 2023, il danno erariale in 5 anni è stimato in 3 milioni di euro e il contratto di salvaguardia crea un danno erariale, chi lo causa lo paga. Non possiamo esimerci dal segnalare tutto alle autorità contabili”.