Giovedì 21 Novembre 2024
I tre enti sovracomunali della zona jonica hanno ricevuto un terzo rispetto al 2021


Le Unioni dei Comuni non decollano ma fanno retromarcia: contributi minimi dalla Regione

di Andrea Rifatto | 14/12/2022 | ATTUALITÀ

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L'Unione Valli Joniche passa da 70mila a 17mila euro

Avevano chiesto un contributo di 90mila euro ciascuna, ma dovranno accontentarsi di un importo pari ad un sesto di quello prospettato. Le tre Unioni dei Comuni del comprensorio jonico non decollano ma anzi fanno un passo indietro nell’assegnazione delle risorse assegnate da Stato e Regione per il sostegno e l’incentivo dell'associazionismo per l’anno 2022, ripartite in conformità a quanto previsto dall’avviso pubblico dello scorso 10 agosto. Dall’Assessorato delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica-Dipartimento regionale Autonomie Locali arrivano complessivamente 46mila euro, un terzo in meno rispetto ai 138mila 189 euro dello scorso anno, ripartiti dal Servizio 6-Osservatorio sulla finanza locale e coordinamento fondi extraregionali in favore degli Enti locali secondo i criteri previsti dall’avviso. La cifra più alta la ottiene l’Unione dei Comuni Valli Joniche dei Peloritani con sede a Pagliara, formata da 11 centri (Antillo, Casalvecchio Siculo, Forza d’Agrò, Furci Siculo, Limina, Mandanici, Pagliara, Roccafiorita, Roccalumera, Sant’Alessio Siculo e Savoca) per un totale di 15.963 abitanti, alla quale la Regione ha riconosciuto un finanziamento di soli 17mila euro (erano 70mila 120 euro nel 2021), ossia 15mila euro come quota base in proporzione al numero degli abitanti e 2mila euro per un solo servizio svolto in forma associata, ossia il responsabile del servizio di prevenzione e protezione; lo scorso anno, invece, l’ente aveva dichiarato di svolgere tre funzioni fondamentali e un servizio in forma esclusiva, mentre continua ad essere assente il Piano di digitalizzazione triennale, che deve prevedere al suo interno il responsabile della transizione digitale, la reingegnerizzazione di almeno una funzione/servizio front end e di un processo interno all'Unione, la previsione di uno specifico programma info-formativo e altre attività come l'istituzione di sportelli informativi e sportelli polifunzionali in ciascuno dei Comuni. 

L’Unione del Comprensorio di Naxos e Taormina, con sede a Giardini Naxos e alla quale aderiscono i Comuni di Taormina, Giardini Naxos, Letojanni, Castelmola, Gallodoro e Mongiuffi Melia, ottiene solo la quota base di 15mila euro per il numero degli abitanti (nel 2021 erano 28mila 950 euro con due funzioni fondamentali), vista l’assenza di servizi/funzioni associati e del piano per il cambiamento digitale; l’Unione dei Comuni Valle di Monte Scuderi con sede a Itala, di cui fanno pare Scaletta Zanclea e Itala per un totale di 3.493 abitanti, riceve invece dalla Regione 14mila euro (dopo i 39mila 119 euro dello scorso anno) di cui 10mila euro come quota base per la popolazione (inferiore a 5.000 abitanti) e 4mila euro per due servizi svolti in forma associata, mentre rispetto al 2021 risulta assente il Piano di digitalizzazione. Nel piano di riparto delle risorse non figura invece l’Unione Via Regia dell’Alcantara (Francavilla di Sicilia, Gaggi, Graniti e Motta Camastra), che evidentemente non ha presentato richiesta di contributo. La Regione aveva a disposizione un milione di euro, di cui 555mila 037 euro assegnati dallo Stato e 550mila euro di fondi regionali, ma al termine della ripartizione ha assegnato 724mila euro, tra quota fissa in base agli abitanti e quota variabile a seconda delle attività svolte in forma associata.


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