Legambiente assegna il Premio Attila a Micali: "Ha firmato un atto vandalico per Giardini"
13/01/2021 | ATTUALITÀ
13/01/2021 | ATTUALITÀ
1228 Lettori unici
Il manufatto sulla spiaggia di fronte al castello
Stanchi delle tante, troppe bruttezze che si continuano a perpetuare e a realizzare in Sicilia, quasi sempre senza mai individuare responsabilità, Legambiente ha deciso di istituire il “Premio Attila. Il nemico della Bellezza”, che verrà assegnato a chi con un atto, una decisione, un gesto, una proposta offende o mortifica un luogo, un sito, una bellezza siciliana. Il premio consiste in una targa che menziona il grave gesto censurato e sarà riprodotta in un materiale edile, per segnare in modo simbolico il valore estremamente negativo del riconoscimento. La prima assegnazione è andata all’architetto Orazio Micali, che da dirigente della Soprintendenza ai beni culturali e ambientali di Messina ha autorizzato il 10 aprile 2017 la realizzazione di un manufatto per la vendita di prodotti per la nautica sulla spiaggia di Giardini Naxos, davanti al Castello Schisò. “Abbiamo condotto seriamente e coerentemente una battaglia per impedire che questo obbrobrio venisse costruito – spiega l’associazione ambientalista - finora non ci siamo riusciti e purtroppo adesso è stato realizzato. Anche se continuiamo a chiedere alla Soprintendenza di Messina di intervenire seguendo le indicazioni contenute nella sentenza del Tar di Catania del 26 giugno 2019, dove si evidenzia più volte che l’Istituto preposto alla tutela può esercitare i poteri inibitori di cui all’art. 150 del Codice dei beni culturali, non possiamo non rilevare che tutto e cominciato con l’assurda e inconcepibile autorizzazione del 2017. Ma vogliamo qui, adesso, sottolineare – continua Legambiente Sicilia – che in applicazione dell’art. 150 l’Amministrazione regionale può inibire in ogni caso l’esecuzione di certi lavori, sebbene autorizzati, che siano comunque capaci di recare pregiudizio al paesaggio. Il pregiudizio al paesaggio è sotto gli occhi di tutti e rappresenta non la nostra sconfitta, ma l’ennesima vergognosa incapacità di chi avrebbe potuto e dovuto impedire questo scempio e non ha ancora mosso un dito. Legambiente Sicilia ricorda che, in poco più di un mese, ha premiato il signor Sebastiano Misuraca, per il suo gesto ‘bello e giusto’ di far abbattere la costruzione che deturpava il Castello di Mussomeli, e il funzionario della Regione che invece, con un ‘atto vandalico’ ha autorizzato il manufatto che oltraggia il Castello di Schisò”.