L'elisuperficie "fantasma" di Roccalumera: aperta da sette anni ma il 118 non la può usare
di Andrea Rifatto | 02/09/2023 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 02/09/2023 | ATTUALITÀ
1352 Lettori unici
La superficie aperta nel 2016
È nata per essere utilizzata in caso di calamità o emergenza, ma tra chi dovrebbe utilizzarla c’è chi non ne conosce l’esistenza. Sembra un paradosso ma è l’incredibile realtà che emerge sull’impiego dell’elisuperficie di Roccalumera, struttura costata oltre mezzo milione di euro che però in oltre dieci anni si è rivelata poco utile. Finanziata nel 2011 con 400mila euro della Protezione civile regionale, ai quali il Comune ha aggiunto 160mila euro ricavati dall’accensione di un mutuo per spostare i cavi dell’alta tensione, è una delle poche tra Messina e Catania e attualmente è gestita dalla società “Helitalia Fire Service” di Giarratana (Ragusa), al quale da ieri e fino al 31 agosto 2024 è stato rinnovato l’incarico annuo, al costo di 4.000 euro, dall’Unione dei Comuni delle Valli Joniche dei Peloritani, dietro mandato del Comune di Roccalumera, allo scopo di garantire il servizio per l’intero comprensorio. Proprio di recente, però, in occasione di due incidenti avvenuti a Roccalumera e Furci Siculo, in un caso non lontano dall’elipista, gli elicotteri del 118 hanno preferito atterrare nei campi da calcio in terra dei due comuni, spesso con forti difficoltà legate alla polvere sollevatasi dai terreni da gioco. In tanti si sono chiesti perchè l’elisuperficie di contrada Carrubbara, aperta nel 2016, non sia stata impiegata: una domanda che abbiamo girato alla centrale operativa del 118 di Messina. “Lo spazio dove atterrare viene deciso dal pilota in base alla vicinanza dal luogo dell’intervento - ci ha spiegato il direttore Domenico Runci - ma in ogni caso a noi questa elisuperficie non risulta tra quelle disponibili, come confermatomi anche dai piloti. Se non abbiamo un documento in cui viene attestato che la pista è riconosciuta dall’Enac, i nostri velivoli non possono atterrare”. Ed effettivamente visionando l’elenco delle elisuperfici del territorio regionale, stilato dal Dipartimento per la Pianificazione Strategica dell’Assessorato della Salute, quella di Roccalumera non è presente, così come attualmente non è inserita tra le elisuperfici sul sito internet dell’Ente nazionale per l'Aviazione civile. “La pista è regolarmente riconosciuta da Enac per il volo diurno - commenta la ‘Helitalia Fire Service’ - l’assenza dall’elenco è dovuta ad un aggiornamento in corso in questi mesi, ma presto verra nuovamente pubblicata. Comunque la pista è regolarmente gestita e utilizzabile”. Circostanza che abbiamo fatto presente al direttore Runci: “Se il gestore invia la documentazione necessaria alla società che si occupa del servizio di soccorso con eliambulanza, si potranno fare tutte le valutazioni del caso per l’utilizzo della elisuperficie di Roccalumera - ha risposto il direttore della Centrale 118 - ma fino ad allora i nostri piloti non possono atterrare su piste non riconosciute”. Una superficie che sorge a 1,5 km dalla Statale 114, raggiungibile da una strada a tratti sconnessa (non agevolmente percorribile da un’ambulanza) e circondata da pendii a rischio smottamento: una localizzazione probabilmente infelice che ha inciso sul suo destino.