Domenica 30 Marzo 2025
Conclusa la prima missione nel Paese africano grazie alla ong “Una voce per Padre Pio”


L’equipe del Ccpm di Taormina in Camerun: salvati 20 bambini con gravi cardiopatie

di Redazione | 26/03/2025 | ATTUALITÀ

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Medici italiani e africani all'ospedale di Yaoundé

Si è conclusa la prima missione in Camerun del team del reparto di Cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale “San Vincenzo” di Taormina, nell'ambito del progetto “Cuori ribelli” supportato dalla ong italiana “Una voce per Padre Pio”. I medici hanno eseguito visite e interventi nell’"Hopital general”, struttura pubblica della capitale Yaoundé. “Abbiamo effettuato uno screening cardiologico di secondo livello su 50 pazienti - ha spiegato il primario del Ccpm, Sasha Agati - arruolando i pazienti in una lista operatoria per interventi da eseguire in Camerun e in un'altra quelli da trattare in Italia per operazioni più complesse. Abbiamo eseguito 20 interventi chirurgici su pazienti che presentavano una cardiopatia congenita in “storia naturale”. Anche eseguire una chiusura di un dotto arterioso di botallo rappresenta un elevatissimo rischio connesso alla dimensione del dotto e soprattutto al grado di danno al circolo polmonare e all'intero sviluppo corporeo”.

Il progetto "Cuori ribelli" ha come obiettivo principale quello di garantire l'accesso alle cure cardiologiche gratuite per pazienti provenienti da fasce sociali svantaggiate, che altrimenti non potrebbero ricevere trattamenti adeguati. Tra le principali attività prevede interventi di cardiochirurgia gratuiti e la creazione delle condizioni necessarie per offrire interventi salvavita, oltre al programma Medical evacuation, ossia il trasferimento in Italia dei pazienti con condizioni cardiologiche più gravi. Il progetto prevede anche un investimento nella formazione del personale medico e sanitario locale. L’ospedale di Yaoundé ha fornito la struttura, gli operatori sanitari locali e coperto i costi di ospedalizzazione dei pazienti. L'ong “Una voce per Padre Pio” ha coperto il resto del budget necessario, come viaggi, logistica, sicurezza per il team e l'acquisto di tutti i materiali di consumo della sala operatoria. Il coordinatore del progetto è Enzo Palumbo, presidente e fondatore della ong.


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