Martedì 03 Dicembre 2024
L'occupazione abusiva è stata riconosciuta dai giudici: area da restituire o regolarizzare


Letojanni, Comune condannato dal Tar per una strada costruita illegittimamente nel 1990

di Andrea Rifatto | 24/03/2022 | ATTUALITÀ

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Il Comune dovrà adesso scegliere due soluzioni

Quella strada comunale, costruita oltre trent’anni fa, ha occupato illegittimamente dei terreni privati che adesso vanno restituiti ai proprietari. A stabilirlo è il Tar di Catania, che ha condannato il Comune di Letojanni al culmine di una vicenda giudiziaria iniziata diciotto anni fa e adesso giunta a sentenza. Era infatti il 2004 quando due cittadini, nella qualità di eredi dell’interessato, citavano l’Ente al Tribunale di Messina contestando l’occupazione abusiva di alcuni terreni in contrada Silemi-Caleri per la costruzione di una strada: la vicenda va avanti per ben undici anni e nel 2015 arriva una sentenza con la quale il giudice, in accoglimento dell’eccezione sollevata dal legale del Comune, l’avvocato Giuseppe Fortino, dichiara il difetto giurisdizionale del tribunale ordinario. Nel frattempo entrambi i cittadini muoiono e gli eredi, Gelsena Panzalorto, Filippo Melita, Maria Melita, Paolo Melita e Carmelo Intelisano, difesi dall’avvocato Giuseppe Biondo, nel 2016 si rivolgono al Tar e avviano il procedimento, adesso arrivato a conclusione, chiedendo il risarcimento del danno derivante dall’occupazione illegittima della strada per la perdita di parte dei loro terreni, con interessi e rivalutazione dalla data di immissione in possesso, oltre al danno per il minor valore delle aree residue ancora in loro proprietà. L’approvazione del progetto per la strada Silemi-Caleri risale al 1987, mentre i terreni sono stati espropriati con provvedimento del 1988 e un anno dopo è stata appaltata la costruzione della strada, terminata nel 1990. 

I giudici hanno accertato che pur essendo intervenuta la dichiarazione di pubblica utilità, il Comune non ha mai adottato il prescritto decreto di esproprio, che se emesso oltre i termini previsti per la conclusione della procedura espropriativa risulta in sostanza inutile: dunque attualmente occupa quei terreni senza averne titolo. Il Tar ha condannato il Comune di Letojanni a restituire i beni occupati ai proprietari, previo ripristino dello stato dei luoghi, corrispondendo ai ricorrenti il risarcimento per il periodo di occupazione illegittima (riconosciuto dal 2004 in avanti per la prescrizione), consistente negli interessi legali calcolati sul valore dei beni all’epoca in cui l’occupazione illegittima ha avuto inizio, oltre rivalutazione e interessi; in alternativa, l’Ente può procedere all’acquisizione dei beni occupati ai sensi dell’art. 42 bis del Testo unico Espropriazioni, pagando un indennizzo corrispondente al valore venale delle aree occupate al momento dell’adozione dell’atto di acquisizione, oltre il 10% di tale valore per il ristoro del danno non patrimoniale, nonché il risarcimento per il periodo di occupazione illegittima, consistente nell’interesse del 5% sul valore venale dei beni. La scelta tra le due soluzioni dovrà essere fatta entro 60 giorni, ma non sono escluse altre ipotesi di acquisto legittimo dei terreni da parte del Comune, tramite cessione volontaria, donazione oppure usucapione.


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