Letojanni, illegittimità nell’appalto di municipio e scuola: ridotti i finanziamenti
di Andrea Rifatto | 09/10/2017 | ATTUALITÀ
di Andrea Rifatto | 09/10/2017 | ATTUALITÀ
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Il Municipio di Letojanni
Illegittimità nelle procedure seguite dal Comune di Letojanni per l’affidamento e l’esecuzione dei lavori di miglioramento dell’efficienza energetica del Municipio e della scuola “Ottorino Biondo” hanno portato il Ministero dell’Ambiente a ridurre i due finanziamenti concessi nel novembre 2014, per un totale di 724mila 746 euro, decurtati fino all’importo di 580mila 937 euro. La Direzione Generale per il Clima e l’Energia ha infatti emesso due nuovi decreti che riconoscono in via definitiva all’Ente i contributi di 223mila 715 euro per la scuola (in precedenza era 278mila 514 euro) e di 357mila 222 euro per il Municipio (prima era 446mila 231 euro). Dopo il completamento dei lavori, il Ministero ha operato un controllo sulle spese di progettazione esecutiva, direzione lavori e coordinamento per la sicurezza disconoscendo alcune voci di spesa che hanno portato a ridurre il contributo con conseguente richiesta di restituzione delle somme eccedenti. Ciò è dovuto a illegittimità della procedura seguita dal Comune ai fini della selezione del progettista, direttore lavori e coordinatore della sicurezza (l’impresa Ippocrate A.S. Srl), nel conferimento dell’incarico di stima emissioni ex ante e diagnosi energetica, dalla mancata previsione ab origine di alcune spese per lavori (infissi) e dalla tardiva rendicontazione di altre spese. Il Comune di Letojanni ha quindi impugnato i provvedimenti della Direzione Generale per il Clima e l’Energia presentando due ricorsi al Tar di Catania ma nei giorni scorsi i giudici della Quarta Sezione hanno emesso le sentenze dichiarandoli inammissibili, in quanto hanno rilevato in via preliminare il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo, stabilendo che la questione, trattandosi di provvidenze pubbliche già erogate e revocate solo a causa di un successivo inadempimento del beneficiario, va posta dinanzi al giudice ordinario. Il Tar ha compensato fra le parti le spese del giudizio. L’Amministrazione comunale, difesa dall'avvocato Salvatore Gentile, sta valutando se vi siano gli estremi per proporre ricorso al Cga, altrimenti seguirà la strada indicata dal Tar per tentare di recuperare i 143mila 809 euro decurtati dal Ministero, che graverebbero altrimenti sulle casse comunali.